Lombardo: Il Pdl ha sputtanato l'Italia

Raffaele Lombardo Il presidente della Regione non è uno che incassa e alla prima occasione le rimanda al mittente. Il protagonista indiretto della vicenda è Angelino Alfano, che durante la sua visita a Palermo aveva criticato le scelte e l'operato di Raffaele Lombardo. "Che posto ha Palermo nel cuore di Lombardo? Nessuno. Da parte del governatore siciliano l'aver abbandonato la candidatura di Costa (inizialmente proposta dal Terzo polo, ndr) è stata una scelta per il suo bene o per il suo male, ma è una scelta che ha solo il sapore della vecchia politica e nulla a che fare con gli interessi di Palermo".

La replica del presidente è arrivata durante una convention elettorale a Misterbianco, dove c'era il governatore a sostegno del candidato sindaco locale. "Io sono uno dei fondatori di un piccolo partito, qual è il Movimento per l'Autonomia, e mi trovo da quattro anni a governare la Regione. Alfano, in qualità di luogotenente del Cavaliere, è il segretario di un partito e insieme, questo partito e i loro uomini, hanno sputtanato l'Italia a livello internazionale e lasciato in ginocchio l'intero Paese, oseremmo dire in braghe di tela. Chi paga di più i danni di questo Governo son le regioni Meridionali e le fasce deboli". "Ci hanno lasciato un buco della Sanità - ha continuato il governatore della Sicilia - che è stato oggetto di un piano di rientro che abbiamo rispettato. Ci tengo anch'io molto a differenziare le nostre posizioni. Il disastro lo abbiamo ereditato. Abbiamo cercato di correre ai ripari e, nonostante le mille difficoltà, stiamo cercando di restituire una Sicilia più pulita e certamente migliore ai siciliani". L'immediata controreplica del Pdl in difesa di Alfano arriva dal capogruppo del partito alla Camera, Fabrizio Cicchitto. "Francamente il presidente Lombardo dovrebbe essere più sobrio anche negli insulti e nelle invettive visto che il suo trasformismo e il fallimento della gestione della Regione Siciliana è davanti a tutti".

lasicilia.it

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