la storica Compagnia di Danza di Roberto Zappalà

Mille metri quadrati in tre volumi, su tre livelli, una sala
“performativa”, incubatrice di teatro, musica e danza sotto l’attenta direzione
artistica del coreografo catanese Roberto Zappalà che ha consapevolmente scelto
di “abitare la periferia” per la sua storica Compagnia di Danza e di coinvolgere
altre realtà artistiche locali.

Un minuscolo budello,
irregolarmente basolato, in mezzo alle case sbrecciate del centro più storico
della città - via Teatro Massimo - conduce all’interno di un cortiletto sul
quale si affaccia spazio nuovo e diverso per intendere, per vivere e per
realizzare le nuove estetiche metropolitane: ovvero Scenario pubblico, Teatri,
Culture, Estetiche. Mille metri quadrati in tre volumi, su tre livelli, una sala
“performativa”, incubatrice di teatro, musica e danza sotto l’attenta direzione
artistica del coreografo catanese Roberto Zappalà che ha consapevolmente scelto
di “abitare la periferia” per la sua storica Compagnia di Danza e di coinvolgere
altre realtà artistiche locali. La nuova imprenditoria che ha scommesso in
questo progetto energie e professionalità ha coniugato le due anime antiche del
vecchio caseggiato: quella industriale (un vecchio deposito di frutta secca) e
quella artistica (laboratorio scenografico dello Stabile e dello stesso Bellini)
in un unico grande “teatrum”, con tanto di american bar, stazione radio, sala
teatrale e ristorante. In realtà Scenario Pubblico mette insieme le esperienze,
gli sforzi e i “travagli interiori” di Pentagono Produzioni Associate, di
Professione Danza di Fabbrica Teatro, con il contributo dell’Assessorato
Regionale Beni Culturali, quello della Pubblica Istruzione e dell’attuale
amministrazione cittadina: il progetto è stato infatti realizzato grazie agli
interventi previsti dai Patti Territoriali per l’Occupazione Catania Sud. “Una
iniziativa - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Antonio Fiumefreddo - che
prosegue la politica degli spazi intrapresa dal precedente governo municipale e
che quello attuale si preoccuperà di sostenere anche attraverso la
compartecipazione”. Scenario Pubblico è dunque concepito come “spazio aperto” e
sperimentale in cui ogni artista potrà realizzare liberamente il proprio lavoro.
L’ambiente austero, di una toccante tristezza postmoderna - sintesi di legno,
metallo e cemento, superfici scure e geometrizzanti, grandi pannelli d’acciaio -
presenta una serie di corpose iniziative: dal teatro alla musica, dalla danza ai
seminari, fino ai laboratori coreografici e di teatrodanza. Tre gli appuntamenti
di questo mese, nella cornice dedicata alla “solitudine” ed alla “memoria”:
rappresentazione - a cura di Fabbrica Teatro e di Elio Gimbo - con la
riproposizione della “Ballata per San Berillo” (14/15/17 marzo); danza con
“Mediterraneo”, performance della Compagnia Zappalà Danza (22-24 marzo); infine
ancora teatro con “Radio clandestina” di Ascanio Celestini (28/29 marzo).

Giuseppe Condorelli

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