"La nostra comunità pretende rispetto da tutti"

Comizio 12 giugno - Misterbianco«Le nostre giuste ragioni hanno trovato a Palermo un varco, aperto con la testa e con il cuore. Ma non avremo pace fino a quando la discarica non sarà chiusa. E’ una sacrosanta battaglia di libertà» gridano i Comitati No discarica attraverso Josè Calabrò. E il sindaco Di Guardo: «Sono orgoglioso di rappresentare una comunità forte e capace di difendere i propri diritti. Ci hanno dovuto ricevere ed ascoltare nel palazzo del potere. Siamo un grande comune con la cultura del lavoro, che esige rispetto da tutti. Portateli dove volete, ma di rifiuti qui non vogliamo morire. Devono saperlo tutti, da Roma a Bruxelles. La nostra voce libera non può essere spenta».

Di nuovo sul palco assieme, sette giorni dopo, per informare i cittadini sull’incontro di giovedì scorso a Palermo col presidente Crocetta, il quale ha assunto impegni non marginali ma tutti da verificare. L’unità e la mobilitazione delle comunità di Misterbianco e Motta (e si spera ora di entrambe le loro amministrazioni comunali) costituiscono la forza indispensabile per una lunga e difficile “battaglia” civile a difesa dell’ambiente, della salute, della dignità di un territorio. E quei cortei riuniti di martedì 7 sera hanno confermato che non si tratta del protagonismo di pochi, ma della reazione di un popolo che vuol vivere in un ambiente più sano e civile. Una mobilitazione crescente al di là di barriere politiche, che ha contribuito non solo ad alimentare l’attenzione anche tra i mass media nazionali, ma a sollecitare finalmente un riscontro dei vertici regionali, valutato con la massima cautela dopo le mille disillusioni precedenti.

«Non ci fermiamo, vigileremo sugli impegni presi e sulle cose attuate. Ci attrezzeremo sul piano legale, per tutelarci in sede giudiziaria. Istituiremo a Misterbianco un “Registro dei tumori” sull’incidenza e l’incremento delle patologie respiratorie ed oncologiche dei residenti; siamo pronti ad una “class action” con l’attiva partecipazione dei cittadini».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
13/06/2016

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