La folk singer misterbianchese Cinzia Sciuto fa "rivivere" ancora la straordinaria Rosa Balistreri, "cantatrice del Sud"

Cinzia SciutoCinzia Sciuto, poliedrica e popolarissima artista, misterbianchese dal 1987, da anni si occupa di ricerca e valorizzazione delle tradizioni popolari siciliane, interpretando versi, musiche, canti, didascalie. Accompagnando la voce coinvolgente alla sua fedele chitarra, esercita con tenacia l'arte antica del “Cantu e Cuntu”, che fu dei Greci e che in Sicilia non è mai morta e continua a incantare gli spettatori per la sua grande forza espressiva.

Attraverso le sue conferenze-spettacolo contribuisce alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio culturale dell’Isola; e per questo suo impegno artistico e sociale ha ricevuto durante la sua lunga attività consensi di critica e pubblico nonché numerosi riconoscimenti da vari Enti e Associazioni culturali. L'artista si esibisce in spettacoli musicali, organizza eventi-palcoscenico, realizzando percorsi di riscoperta della sicilianità; è autrice tra l’altro delle raccolte di poesie in lingua siciliana “Cancia lu ventu” e “Terra mia”, con un omaggio musicale alla Sicilia attraverso i canti di tradizione popolare. E nella “sua” Misterbianco è stata significativamente chiamata in diverse occasioni.

Nei suoi spettacoli, Cinzia pone da sempre un’attenzione particolare verso la straordinaria figura di Rosa Balistreri, raccontando con passione in musica gli episodi più salienti della sua vita travagliata, condividendone la passione, l'amore per la Terra natia, la rabbia per le ingiustizie, ma anche la gioia, la speranza, la capacità di rinascita, sentimenti tutti che sostanziano l'anima vera del popolo siciliano; e sono molteplici gli inviti in vari Comuni a rievocazioni della Balistreri. Nel 25° anniversario dell'ultimo concerto che Rosa eseguì in Sicilia, a Cinzia Sciuto venne anche concesso il privilegio di rappresentarla nella serata commemorativa, a Santa Venerina il 30 dicembre 2014, nello stesso posto e giorno e alla stessa ora in cui Rosa Balistreri si era esibita nel 1989. E dopo diversi anni di ricerca minuziosa e appassionata, la folk singer ha sentito l'esigenza di dedicare alla Balistreri uno spettacolo inedito, un monologo scritto e interpretato proprio come omaggio alla memoria della “Cantatrice del Sud”, come la definiva il grande poeta siciliano e amico Ignazio Buttitta. L’evento “La mia Voce è Leggenda”, promosso il 9 marzo a Fiumefreddo con la Pro Loco, vuole essere un viaggio dentro l'anima siciliana di una donna straordinaria, Rosa “voce simbolo” della Sicilia, il suo percorso artistico e personale, i brani di tradizione popolare, gli incontri con personaggi importanti della cultura siciliana, i suoi pensieri, il pathos, sensazioni ed emozioni che scavano amorevolmente tra le pieghe della sua vita e tra i suoi ricordi più struggenti di donna, artista, figlia, madre, moglie infelice, tutti espressi con il suo canto, in una sicilianità che viene fuori prepotentemente attraverso la poesia e la musica. Uno spettacolo in cui tra l’altro Cinzia Sciuto, in veste di cantautrice, presenta per la prima volta al pubblico due suoi brani inediti, “Quannu veni” e “Na Vuci”, dedicati anch’essi alla Balistreri.

R.F.

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