Raffaella Crispino e Giuseppe La Malfa sono gli artisti che inaugurano il l'ennesima kermesse pensata da Natale Platania e Giuseppe Condorelli.
Quarto
appuntamento nei locali della Librogalleria Lux di via Garibaldi 488, di
Interlinea Doppia, la rassegna d’arte a cura di Natale Platania, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Saranno esposte le
opere di Raffaella Crispino e di Giuseppe La Malfa. Entrambi gli artisti
utilizzano la fotografia, pur con tecniche e risultati assai diversi. La prima,
di origini partenopee, si è formata col teatro di Gilles Coullet, della
Famiglia Sfuggita e del Living Theatre e, per la fotografia si è avvalsa
dell’insegnamento di Emma Scialfa. Crispino sembrerebbe fare uso di quello che
dopo la fotografia “chimica” o “classica”, a colori o in bianco e nero, viene
indicato come terzo genere: ovvero la fotografia digitale, in realtà le sue
immagini rispetto a quell’ultima evidenziano uno scarto assai notevole
interessante. Sono infatti immagini ottenute attraverso il sistema del
“collage” e che quindi di “virtuale” possiedono soltanto l’esito finale,
l’impatto estetico. Raffaella Crispino infatti ottiene le sue diapositive
sovrapponendo figure, forme, colori sulle quali si preoccupa in seguito di
intervenirvi attraverso bruciature, tagli, abrasioni in un processo
paradossalmente opposto a quello del “foto-ritocco” e ultimando la sua de-generazione
attraverso una semplice stampa in cibachrome. Per Giuseppe La Malfa,
autodidatta, ma con una lunga frequentazione dei cenacoli fotografici di
Misterbianco, durante la loro felice ma trascorsa stagione,
style='font-weight:normal'>la realtà può essere indagata trasversalmente,
evidenziandone il lato nascosto, non in quanto “portato alla luce” piuttosto
per essere un sé rivelato: in quanto ombra cioè. Tutto è
“chiaro” negli scatti di Giuseppe La Malfa, non ci sono gli ammorbidimenti
della penombra: la distorsione che in genere aumenta le possibilità espressive
sia in termini di luce che di ombra non ha modo d’essere. L’ombra è soggetto.
L’ombra si riscatta. La mostra rimarrà aperte mattina e pomeriggio fino al 12
giugno. I testi critici del catalogo sono a cura di Giuseppe Condorelli.
GiCo