Il sindaco risponde su rifiuti, energia e lavoro

30 Mesi Giunta Di Guardo - Misterbianco«I cittadini domandano, gli amministratori rispondono». Questo il titolo dato all'incontro pubblico di ieri pomeriggio al Teatro comunale, con cui il sindaco Nino Di Guardo ha inteso proseguire la propria consuetudine di incontrare periodicamente la comunità di Misterbianco per un resoconto in itinere sulla propria amministrazione (in questo caso, dopo i primi 30 mesi) ed un aperto confronto e una verifica con i cittadini: «Per discutere un po' del nostro paese», aveva aggiunto sui social.

Assieme alla sua "nuova" Giunta al completo, Di Guardo ha voluto spiegare a viso aperto ciò che è stato fatto e ciò che si intende fare tra mille difficoltà operative e note ristrettezze di bilancio; rispondendo, con la stessa Giunta, alle varie domande. Sono state due ore di assemblea, in un clima mantenutosi pacato e costruttivo e senza interventi "politici" o "scontri" di sorta. Il primo cittadino e la sua nuova "squadra" si sforzano di rassicurare tutti sulla volontà di amministrare al meglio possibile e con maggiore forza e responsabilità una comunità complessa, carica di esigenze e di problemi da affrontare e risolvere.

Come sempre da qualche anno a questa parte, il problema mortificante delle megadiscariche nauseabonde a due passi dal centro cittadino e della gestione dei rifiuti ha costituito uno dei temi dominanti. Ed il sindaco ha ricordato le battaglie fin qui sostenute, precisando anche che al mese di agosto scorso la percentuale di raccolta differenziata a Misterbianco ha raggiunto la quota record del 65 per cento. Ma ovviamente si è discusso anche di altro: a partire dall'energia (costo attuale di circa 2 milioni di euro annui) su cui è stato insediato un apposito Ufficio comunale che dovrà monitorare e ottimizzare la situazione, e si è profilato un progressivo utilizzo dei led; poi il problema del sistema idrico e dei suoi sprechi, che va notevolmente migliorato (e si è accennato a possibili project financing). Si è parlato della zona commerciale e del lavoro "nero"; delle iniziative sociali come i cantieri di servizio ed il servizio civile; di interventi di viabilità, manutenzione e messa in sicurezza come nel caso della provinciale per San Giovanni Galermo. Con tanto ancora da fare.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
14/12/2014

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