Il luminare che operava gratis

prof. Nunzio Caudulloda lasicilia.it
icorre domani il centesimo anniversario
della nascita del prof. Nunzio Caudullo, illustre
chirurgo, docente universitario e
primario dell’ospedale Vittorio Emanuele
di Catania , ma soprattutto uomo generoso
che per le sue spiccate doti di umanità
e di servizio verso i più bisognosi che
gli valsero nel corso del secondo conflitto
mondiale due croci di guerra e una
medaglia d’argento al valore militare.
Il prof. Nunzio Caudullo verrà ricordato
domani pomeriggio alle ore 19 nella
chiesa di S. Nicolò con una messa in suffragio
alla quale prenderanno parte oltre ai familiari, le
autorità civili ed i numerosi colleghi medici che ancora
oggi, a 26 anni dalla scomparsa lo ricordano.
Uomo generoso e disinteressato al denaro, visitava e
operava i poveri gratuitamente, provenendo anche lui da
una famiglia di umili origini, il papà era un falegname. Diplomatosi
nel 1928 al liceo classico Spedalieri di Catania,
cinque anni dopo conseguì con il massimo risultato la
laurea in medicina e chirurgia presso l’Università
di Catania.

Chiamato al servizio
di leva nel 1938 rimase in servizio, per lo
scoppio del conflitto mondiale, fino al
1946, impegnato prima come sottotenente
medico sul fronte greco-albanese,
dove gli fu conferita la prima croce di
guerra, e dal luglio 1942 in Russia con VIII
armata.

Continuò li a svolgere, quale tenente
medico, un’opera al servizio dei feriti e
dei sofferenti che raccoglieva personalmente
nelle prime linee, dove aveva chiesto
di prestare servizio e che lo portò, quando l’armata
italiana fù sconfitta, a rimanere in Russia, rifiutando l’ordine
di ripiegamento per non abbandonare i suoi ammalati.
Per «l’esempio di alto senso del dovere e di solidarietà
umana» gli fù conferita la medaglia d’argento e nel 1945
la promozione al grado di capitano con il conferimento di
una seconda croce di guerra.

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