I verbali del pentito Scollo "Vi dico tutto su Santapaola"

Carmelo SantapaolaIl collaboratore riconosce subito quel volto: “È Carmelo Santapaola di Lineri, cugino dei Placenti, vicino al clan, ossia a disposizione”.

CATANIA – La foto segnalatica è la numero 116. Il 24 maggio del 2015 i magistrati della Procura di Catania la mostrano a un super pentito: Giuseppe Scollo, il boss di Lineri, quartiere caldissimo di Misterbianco. Il collaboratore riconosce subito quel volto: “È Carmelo Santapaola di Lineri, cugino dei Placenti, vicino al clan, ossia a disposizione”.

Scollo ha un lungo curriculum criminale alle spalle, i suoi verbali sono finiti agli atti della maxi operazione eseguita da finanza e carabinieri sotto il coordinamento della Procura guidata da Carmelo Zuccaro, il pentito è stato uno dei testimoni chiave di quando la storia di Catania veniva scritta con il sangue dei morti ammazzati, ha vissuto tutte le scosse di assestamento dei Santapaola ma, all'improvviso, ha scelto di cambiare vita. I magistrati vogliono ricostruire, con lui, il politico del vicesindaco di centrosinistra, militante del Pd dopo anni trascorsi al fianco di Angelo Lombardo e ancora prima in alleanza nazionale.

“Carmelo Santapaola – dichiara il pentito – si occupa di politica e fa sapere le notizie riservate relative ad appalti ed altro. Con riguardo agli affari legati alla politica era vicino a Pippo Rotolo e Carmelo Placenti”.

Agli occhi dell'organizzazione mafiosa, “Santapaola vantava amicizie in Comune a Misterbianco e la possibilità di far avere dei posti di lavoro ai parenti degli affiliati e così favorire il clan”.

VOTI ED ELEZIONI – Il vicesindaco Santapaola avrebbe chiesto voti all'organizzazione mafiosa. “Santapaola chiedeva al nostro gruppo – racconta Giuseppe Scollo - i voti per poter essere eletto”. Il bar intestato “fittiziamente”, secondo i magistrati, al figlio, era conosciuto negli ambienti criminali. Continua il pentito: “A Monte Palma Carmelo Santapaola aveva un chiosco bar assieme al fratello o al cugino Enzo. I suoi cugini, ossia i Placenti, mi chiedevano spesso di far avere i voti al Santapaola e se questi mi incontrava, lo stesso mi chiedeva voti. Poco prima di essere arrestato nel 2012 -racconta l'ex boss di Lineri - mi egli mi chiese di procurargli voti”.

In chiusura del verbale, il pentito Scollo ricorda di avere “collocato delle macchinettee ed un calcio balilla di mia proprietà”, nel chiosco di Santapaola.

Antonio Condorelli
catania.livesicilia.it
23/11/2018

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