Dall'inizio di quest'anno il Comune di Misterbianco potrà contare su una produzione propria di energia elettrica pari a 690 Kw. Sono entrati in funzione, infatti, i sette impianti fotovoltaici che l'amministrazione comunale aveva messo a disposizione di aziende interessate a eseguire l'opera a costo zero per le casse comunali e, in contropartita, incassare l'incentivo da parte dello Stato, lasciando al Comune la quantità di energia prodotta.

Lo scorso ottobre l'amministrazione aveva emesso un bando esplorativo riservato alle aziende interessate per l'installazione di pannelli su nove siti di proprietà comunale, sette edifici pubblici, tra cui sei scuole e il laboratorio di città, e due terreni.

L'attenzione delle ditte partecipanti si era concentrata sugli edifici e i sette impianti, una volta espletata la gara, sono stati affidati alle due ditte vincitrici, che in poche settimane hanno installato i pannelli per complessivi 610 Kw. I rimanenti 80 Kw sono stati attivati da quattro impianti già esistenti sui tetti di alcune scuole, realizzati qualche anno fa con incentivi comunitari, ma non ancora allacciati alla rete elettrica. La produzione di energia elettrica consentirà, su base annua, un risparmio stimato dall'ufficio tecnico del Comune in oltre 200mila euro, dal momento che l'energia in eccedenza prodotta da ogni impianto verrà compensata con i consumi del Comune su tutto il territorio.

«Si tratta di un'operazione economica importante per le casse del Comune - ha detto il sindaco Nino Di Guardo - poiché senza investire neppure un centesimo otterremo un risparmio cospicuo e sempre costante, anche perché le ditte dovranno provvedere alla manutenzione per vent'anni».

Gli edifici scolastici interessati sono l'istituto «Pitagora» in contrada Milicia, l'istituto scolastico «Don Milani» in via F. De Roberto a Lineri e l'istituto scolastico «Padre Pio da Pietrelcina» in via Modena a Montepalma, con impianti da 100 kWp cadauno, gli istituti «Leonardo da Vinci» in zona Toscano e nella succursale di via Garibaldi e la scuola materna di via Lenin a Lineri, con impianti da 50 kWp cadauno, e l'edificio polifunzionale «Laboratorio di Città» in via G. Barone, con un impianto da 150 kWp. Nessuna manifestazione d'interesse è stata presentata dalle ditte per i terreni messi a disposizione nella zona commerciale, che, se attivati, avrebbero prodotto altri 200 kwp.