Di Guardo chiama il Pd: Nulla ci divide

Nino Di Guardo Il fascino delle sirene di Nino Di Guardo riuscirà ad attrarre i marinai del Pd? E Massimo La Piana ascolterà il loro canto? E’ un richiamo all’unità della sinistra quello lanciato da Di Guardo dal palco del cinema Trinacria, a pochi passi dal suo “quartier generale”. «Sono addolorato per la mancanza del Partito Democratico e spero che alla prossima manifestazione pubblica il Pd possa essere il primo simbolo a sostenere la mia candidatura, insieme con le altre liste civiche». Di Guardo ha aperto così la sua campagna elettorale. «La divisione con il Pd è frutto di un equivoco – ha spiegato – non c’è una sola cosa che ci separa, perché entrambi vogliamo risvegliare il paese e sottrarlo a 10 anni di malgoverno di centrodestra. Il Pd deve stare con noi, se no, rischia di rimanere solo una testimonianza e non di diventare azione per il bene comune».

E intanto, mentre il Pd va per conto proprio e il centrodestra è compatto, Di Guardo, si è “imbarcato” i ribelli del Pdl, approdati nella nuova formazione politica “Misterbianco Libera”. E’ una lista slegata da ogni vincolo posto dai partiti e dall’amministrazione comunale uscente. Ha il PdL nel cuore, perché è fatta da ex azzurri, ma guarda con grande interesse al “compagno” Di Guardo. E’ una creatura di Giuseppe Bongiovanni, l’impiegato comunale che - insieme al presidente del consiglio Maria Antonia Buzzanca e al consigliere Orazio Panepinto - ha intrapreso la corsa verso la libertà. Non a caso la lista ha come colonna sonora il brano di Vasco Rossi, “I soliti”. “Noi siamo liberi, liberi di sognare e di ricominciare, liberi di sbagliare…” recita la canzone. Di certo Giuseppe Bongiovanni non sarà un cantante, ma uno degli assessori sì.

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
19/03/2012

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