Comune e Comitati assieme contro l'impianto sul percolato

Conferenza Stampa - MisterbiancoIn conferenza congiunta, il Comune di Misterbianco e i Comitati No discarica hanno illustrato le tante ragioni delle “opposizioni” da loro inoltrate nei giorni scorsi alla Regione sul programmato impianto di trattamento e/o incenerimento di percolato nella stessa area di Valanghe d’inverno dove sorge la contestata discarica.

«Abbiamo fatto – esordisce il sindaco Nino Di Guardo - un buon lavoro, e non abbassiamo la guardia, rimanendo in prima fila nella difesa del nostro ambiente, che dev’essere recuperato da tanta devastazione di lunghi anni, e delle nostre popolazioni che hanno il diritto di respirare aria pulita e vivere serenamente. Ci aspettiamo che faccia finalmente altrettanto l’amministrazione di Motta S. Anastasia, che è poi il territorio dove insistono le discariche nocive e dove si vuol realizzare ora un ulteriore impianto offensivo per le nostre comunità».

L’ex assessora ed ora “esperta esterna” Angela Vecchio, che da legale ha predisposto l’opposizione del Comune, sintetizza le accurate osservazioni di carattere giuridico, urbanistico e ambientale alla base del documento inviato agli Assessorati regionali Territorio-Ambiente ed Energia-Servizi sul progetto di un impianto per il trattamento di circa 300 mc di percolato per l’intera provincia di Catania.

«Non vorremmo – dice l’avv. Vecchio – che si ripetesse l’iter della discarica di Valanghe d’inverno, su un progetto per 250mila tonnellate di rifiuti e un’autorizzazione poi data per 2 milioni e mezzo di tonnellate». E un elenco di “irregolarità, ambiguità e carenze” nelle procedure seguìte per le discariche di Tiritì prima e Valanghe d’inverno poi, la violazione della distanza legale di almeno 3 km dall’abitato, le rilevazioni dell’Arpa sull’inquinamento dell’aria dieci volte superiore ai limiti di legge, il tremendo impatto ambientale sull’intera area finora ignorato, e tanto altro. Osservazioni che ci si riserva di integrare legittimamente alla luce delle documentazioni nel frattempo prodotte dall’Oikos.

I Comitati (attraverso Anna Bonforte, Danilo Festa e Santo Gulisano), aggiornata a luglio la propria petizione del 2013 all’Unione Europea sulle discariche, hanno ribadito una serie di «difformità e illiceità» esposte nella propria opposizione del 3 ottobre in Regione, rimarcando tra l’altro le «forti difficoltà burocratiche nell’accesso agli atti in Regione e al Comune di Motta», dal cui Consiglio comunale – convocato proprio per stamani dopo due rinvii – ci si attende un’esplicita opposizione (che alla Regione occorre “motivata”) a un progetto da contrastare, precisando di aver notato già «sbancamenti non autorizzati, nella martoriata area con vincoli idrogeologici».

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
10/10/2017

tags: