Commerciante trovato carbonizzato a Misterbianco: ad ucciderlo il genero

arrestoSvolta nelle indagini sull’omicidio di Agatino Fichera, 63 anni, l’uomo trovato morto carbonizzato nelle campagne tra Misterbianco e Motta Sant’Anastasia lo scorso 31 gennaio.

I carabinieri hanno arrestato due fratelli: Riccardo e Marco Santangelo, rispettivamente di 23 e 31 anni. Marco è il genero di Agatino Fichera. L’omicidio secondo gli investigatori sarebbe maturato per questioni economiche. I due fratelli dovranno rispondere di omicidio e di occultamento di cadavere.

A fine gennaio 2014, i resti bruciati dell’uomo sono stati trovati da un passante in contrada Guardia alle porte di Motta Sant’Anastasia, a 20 chilometri da Catania: erano dentro un Fiat Doblò, intestato a Fichera che da giorni era irreperibile. Da un finestrino pendeva una mano, un particolare che è stato notato da un cacciatore che ha subito chiamato i carabinieri della tenenza di Misterbianco. Nessuno, all’epoca dei fatti, aveva denunciato la sua scomparsa, ma l’uomo da tempo era separato e viveva da solo.

L’uomo gestiva un piccolo negozio nella frazione Montepalma di Misterbianco e aveva piccoli precedenti penali.

L’esito dell’autopsia ha permesso di accertare che la vittima uccisa da percosse era il proprietario dell’auto, una Fiat Doblò in cui il cadavere carbonizzato è stato trovato.

L’uomo, viveva da solo nel minimarket di sua proprietà a Montepalma dormendo all’interno della sua auto. All’interno del negozio, i carabinieri della scientifica hanno trovato tracce di sangue appartenuto alla vittima che qualcuno aveva cercato di eliminare con l’utilizzo di candeggina.

L’attenzione degli investigatori si è così concentrata sui familiari che muniti di chiavi potevano aver agito indisturbati per poi cercare di cancellare le tracce del delitto.

In una giacca trovata nel negozio di Montepalma, i carabinieri hanno trovato un registratore portatile, che riascoltato ha delineato il rapporto ormai logoro con i familiari più intimi e la premonizione che da un momento all’altro qualcuno gli potesse far del male attentando, addirittura, alla sua vita.

La sera prima dell’omicidio, il Fiat Doblò, partito dal supermercato intorno alla 22.20 era stato costantemente seguito da un altro veicolo, una Fiat Uno bianca, che dopo avere accompagnato il Doblò fino alle campagne dei ‘Sieli’ ha compiuto esattamente il percorso inverso, tornando fino al supermercato “La Detergenza”, dove la famiglia della vittima abita al piano superiore.

A compiere l’omicidio secondo gli investigatori sono stati il genero di Agatino Fichera, Marco Santangelo pregiudicato per reati associativi di stampo mafioso, all’epoca sottoposto, per altra causa, agli arresti domiciliari proprio nell’abitazione ubicata al primo piano e il fratello Riccardo, originario di Paternò, è stato individuato, grazie ai filmati, a bordo della sua Fiat Uno Bianca.

I due assassini nelle varie fasi dello spostamento, avevano utilizzato i loro cellulari lasciando traccia sulle celle telefoniche agganciate e perfettamente compatibili con l’itinerario fatto dalle autovetture, in entrambi le direzioni, compreso il luogo del rogo.

catania.blogsicilia.it
09/12/2014

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