Fu condannato per rapina finisce in cella

arresto In carcere è finito un pregiudicato, 38 anni, catanese, ma residente alla periferia del paese. Santo Cultrera, era già agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. In un pomeriggio dell’estate del 2010, mentre i padroni di casa erano a mare, aveva tentato un furto in un’abitazione, una palazzina a più piani di Catania. Con l’arrivo improvviso dei proprietari, Cultrera non riuscì a mettere a segno il colpo. Dopo una breve colluttazione con uno dei familiari, durante cui uno dei coniugi rimase ferito Cultrera fu sorpreso dai carabinieri chiamati da un vicino di casa.
Cultrera è stato accusato di rapina aggravata e di resistenza a pubblico ufficiale perché il furto si è trasformato in rapina e in aggressione dei coniugi e dei militari dell’Arma che nel frattempo erano intervenuti. Il complice con cui Cultrera aveva tentato il colpo riuscì a fuggire. Sono stati i carabinieri della Tenenza di Misterbianco a notificare il provvedimento di arresto, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania. L’uomo di origini catanesi, è residente in una zona periferica di Misterbianco, nella strada Muscalora, alle spalle del cimitero di piazza del Carmine. Il pregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari per gli stessi reati, è stato condannato alla pena residua di 2 anni e 4 mesi. E’ stato trasferito nel carcere di piazza Lanza a Catania.

Francesca Aglieri Rinella
Giornale di Sicilia
21/03/2012

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