E’ previsto nel pomeriggio il rientro a Misterbianco della salma di Samuele Pappalardo, il ragazzo di 15 anni scomparso lo scorso 29 marzo, dopo essersi allontanato da casa e ritrovato morto domenica.
Avviata a Misterbianco, attraverso lo strumento della “petizione” previsto dallo Statuto comunale, una raccolta di firme per introdurre in città il cosiddetto “baratto amministrativo”, secondo la legge n.164 dell’11 novembre 2014 che disciplina la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di “interventi per la qualificazione del territorio”.
A Misterbianco un momento qualificante di affermazione della legalità, frutto di una delle poche intese consiliari tra maggioranza ed opposizione all’insegna del bene comune.
Probabilmente uno screzio con i genitori avuto poco prima ed un litigio con la fidanzatina, che frequenta la sua stessa classe, sono alla base della scomparsa di un ragazzo di 15 anni dalla casa dei propri genitori.
“Samuele torna a casa…”. “Samuele, aspettiamo tutti te…”. Sono tanti i messaggi postati in queste ore sulla bacheca Facebook di Samuele Pappalardo, il ragazzino di 15 anni, di cui non si hanno più notizie da ieri.
Non preoccupano i dissuasori, nè i paletti, ma l’idea che ubbidisce ad essi allarma e procura inquietudine.
Governare una città ergendo steccati significa proteggersi, tenere lontani e distanti il mondo degli incivili, dei “sbagliati” da quello dei giusti, dei normali, degli adattati.
Filippo Caruso, misterbianchese, 33 anni. Dal liceo scientifico a Catania, alle Olimpiadi nazionali di fisica nelle scuole, alla laurea all’Università di Catania e al dottorato di ricerca alla Normale di Pisa, ai tanti viaggi ed esperienze in varie parti del mondo, oggi vive un momento magico.