Al Comune il parco di «Campanarazzu»

Parco CampanarazzuA quasi due anni dal collaudo del parco di «Campanarazzu» da parte della Provincia, la struttura diventerà fruibile in seguito alla delibera del commissario straordinario dell'ente che lo dà in affidamento al Comune di Misterbianco.

La storia del parco attraversa diversi lustri e prende origine dalla donazione, negli anni Sessanta, da parte di Vespasiano Trigona, duca di Misterbianco, alla parrocchia della chiesa madre di Misterbianco dopo l'insistenza dei cittadini.

Una donazione che comprendeva il secolare querceto di 8000 metri quadri, scampato all'eruzione lavica del marzo 1669 che distrusse Misterbianco, e le vestigia dell'antica chiesa sepolta dalla lava ultimamente riportata alla luce in seguito agli scavi finanziati dalla Regione.

Negli anni Ottanta il Comune pensò di delimitare il querceto, ma l'opera rimase incompiuta e solamente nei primi anni Novanta un comitato di cittadini iniziò una sottoscrizione per raccogliere dei fondi e acquistare dai privati dei lotti rimasti fuori dalla donazione.

A quel punto intervenne la Provincia di Catania che, per la peculiarità del luogo e il microsistema esistente all'interno del querceto, propose di istituire un parco suburbano allargato, caldeggiato dall'allora consigliere provinciale Pippo Longo. Un iter lunghissimo nel corso del quale, tra discussione, approvazione, bando ed esecuzione dell'opera, sono trascorsi circa venti anni e, una volta ultimati i lavori, si pose il problema della sua manutenzione e apertura.

Andate a vuoto la proposta di affidamento al Comune e successivamente alla parrocchia, proprietaria di gran parte dell'area, l'opera rimase inutilizzabile, anche se non sono mancate nel tempo le sollecitazioni del consigliere Marco Luca per sbloccare la situazione di stallo.

Adesso la delibera del commissario alla Provincia, Antonina Liotta, in seguito alla richiesta del Comune di Misterbianco del giugno scorso, mette fine a un tortuoso iter e riconsegna alla comunità un bene al quale i misterbianchesi sono molto legati.

«Abbiamo chiesto l'affidamento a titolo gratuito del parco - ha detto il sindaco Nino Di Guardo - affinché quest'opera possa essere utilizzata e non rimanga abbandonata. Il caseggiato realizzato, così come il parco, sono dei beni importanti per le attività culturali».

L'affidamento consentirà l'utilizzo del sito all'intera cittadinanza, anche se si dovrà consentire alla parrocchia di accedere alla parte retrostante dove insiste il boschetto, che rimane di proprietà dell'ente ecclesiastico.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
27/02/2013

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