«La Tares a Misterbianco»

Nino Di GuardoIn riferimento alla lettera pubblicata sulla rubrica "Lo dico a La Sicilia" dal titolo "Che fine fanno i soldi Tares a Misterbianco?" a firma Luigi Privitera, desidero intervenire per rispondere ad una serie di problemi posti.

Innanzitutto vorrei ricordare che l'abbandono dei rifiuti, soprattutto nelle strade fuori dal centro urbano, come la strada Raccomandata, è frutto dell'inciviltà di coloro che si ostinano a non rispettare le regole, lanciando i sacchetti dalla macchina che formano le micro discariche, invece di differenziare come fanno ormai la stragrande parte dei Misterbianchesi. Una lotta impari che combattiamo da un anno elevando contravvenzioni, installando telecamere quando invece basterebbe un po' di senso civico, anche perché ripulire costa alle casse del comune, che come è noto sono a corto di liquidità, e comunque ripuliamo periodicamente.

A tali spese si aggiunge quella che il comune paga mensilmente alla Simeto Ambiente per il servizio di raccolta dei rifiuti che è di 570 mila euro, cifra scaturente dall'appalto conferito anni or sono ed attualmente in regime di proroga. Tutti gli importi liquidati, ormai da tempo sono pubblicati sul sito internet del comune www.misterbianco.gov.it nella sezione dell'albo pretorio on line e successivamente nella sezione "Amministrazione trasparente" alla rubrica "Atti amministrativi". La trasparenza da sempre è stata un obiettivo che desideriamo mantenere ed ampliare.

Circa poi l'affermazione che la tassa sui rifiuti "la pagano tutti" purtroppo debbo smentirla in quanto il comune incassa solo il 40% di quanto dovrebbe, con un esborso che incide pesantemente sul bilancio pubblico. Diminuire la soglia di evasione è stato ed è un nostro impegno primario come lo è anche la raccolta differenziata che ha visto il nostro comune, nello scorso mese di giugno, essere il primo comune dell'ex ATO 3 per raccolta differenziata con ben il 64%.

Infine i cani randagi, anche questa una piaga da abbattere con la collaborazione dei cittadini. Ultimamente abbiamo varato una ordinanza ed un avviso pubblico e nelle ristrettezze del bilancio stiamo impegnando delle somme per restringere questo fenomeno attraverso la sterilizzazione dei cani. Anche qui, purtroppo, i cittadini debbono sapere che i cani non sono dei giocattoli che vanno abbandonati e chi vuole disfarsene lo deve fare seguendo le leggi in vigore.

Per ultimo, ma non meno importante, ritengo che l'affermazione "lo schifo che invade questo piccolo paese" sia ingenerosa dei sacrifici quotidianamente affrontati per raggiungere alcuni obiettivi che sono sotto gli occhi di tutti dal momento che i rifiuti conferiti regolarmente sono giornalmente ritirati e che il degrado è opera solo di pochi incivili.

Antonino Di Guardo
sindaco di Misterbianco
Lo dico a La Sicilia
01/09/2013

tags: