Nessun «proclama», ma solo una prudente soddisfazione nelle parole del sindaco di Misterbianco Nino di Guardo, nell'affollatissima conferenza stampa da lui convocata al Comune già all'indomani della Conferenza dei servizi svoltasi alla Regione sul progetto di chiusura della discarica di Valanghe d'Inverno.
Nonostante i clamorosi eventi recenti, l'iter di chiusura della discarica va comunque avanti e non sembra più in discussione, rimanendo solo a quanto pare una questione di tempo.
Dieci mesi da agosto scorso, i tempi previsti dal progetto presentato dall'Oikos per la chiusura dell'impianto; ma la Conferenza regionale ha invece mosso dei rilievi e ha chiesto un aggiornamento e un completamento del progetto aziendale, non rispondente alle prescrizioni regionali.
E il 3 dicembre la Conferenza continuerà i lavori, con la presenza stavolta sia dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale sia dell'Azienda sanitaria provinciale che lunedì erano assenti alla riunione.
Tra calcoli e progetti tecnici controversi, con il supporto del neo consulente esperto Franco Restifo si è chiarito che l'abbancamento aggiuntivo dei rifiuti ennesi e messinesi a Valanghe d'Inverno (oltre mille tonnellate al giorno) contribuisce a diminuire le ulteriori quantità di rifiuti occorrenti a ripristinare le condizioni di livellamento necessarie alla copertura, e quindi ad avvicinare i tempi per la bonifica e chiusura dell'impianto.
Da qui il moderato ottimismo del sindaco Di Guardo: «Sono previste altre discariche, lontane dai centri abitati, anche se ciò ci costerà tempo e gasolio in più. La nostra battaglia sta registrando un esito positivo.
«Ormai - ha proseguito Di Guardo - è solo una questione di tempo; si spera che entro la primavera la discarica chiuda e che il 3 dicembre sia alla Regione un incontro definitivo».
Da parte loro, i comitati "No discarica" hanno rinnovato l'invito a non abbassare la guardia e a mobilitarsi comunque, partecipando, sabato alle 9, alla nuova manifestazione che si terrà di fronte alla discarica.
«La fine del lungo tunnel -afferma Josè Calabrò - non è forse lontana. Chiediamo solidarietà alla nostra comunità, per rivendicare tempestività e incisività degli interventi pubblici».
Si è appreso, intanto, che da lunedì scorso Misterbianco non è più costretto a conferire in discarica i propri rifiuti umidi, dopo il blocco «per manutenzione» del sito di compostaggio gestito dalla Sicula Trasporti, che comportava la vanificazione della raccolta differenziata e i maggiori costi del conferimento in discarica, oltre a un mortificante «ritorno al passato».
La Sicilia
12/11/2014
Commenti
Non capisco come si possa
Non capisco come si possa affermare che la discarica chiuderà. Vorrei tanto sbagliarmi ma il discorso non mi convince. E..non mi convince per un semplice motivo: DOVE BUTTARE LA " MONNEZZA" di tutti i paesi che attualmente scaricano a Motta? Non possiamo certo divorarla o farla scomparire come farebbe il mago Silvan? Dobbiamo creare una alternativa valida e reale. Non piacciono i termovalorizzatori? Allora si dica apertamente come dobbiamo uscir fuori da questo percorso tortuoso....mandarla all'estero a bruciarla tramite termovalorizzatori? Allora tanto vale costruirli noi con gli ultimi accorgimenti validi e sicuri. Ovvero i signori ben-pensanti e tuttologi affrontino seriamente l'argomento e non stiano sempre a fare critiche del cavolo o imbrogliare il popolo pecora!
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