da lasicilia.it
Non cambiano rotta i nove sindaci di Simeto-
Ambiente che non sottoscriveranno
l’accesso al fondo di rotazione. Anzi.
Vanno avanti per la loro strada e proprio
ieri sera si sono incontrati a Nicolosi, per
un vertice in Comune, dal quale sono
usciti con un documento. Il motivo è
chiaro, come dicono i primi cittadini dissidenti:
"non si può per l’ennesima volta,
dare fondo alle economie comunali,
mettendo poi a rischio i bilanci delle diverse
città, visto gli importanti impegni
di spesa richiesti fino al 2012. Investiremo
della questione i nostri rispettivi
Consigli comunali".
Impegno con il fondo di rotazione che,
come evidenziano i sindaci porta a toccare
la quarta richiesta in un anno (la prima
richiesta porta la firma dei 18 primi
cittadini nel luglio del 2008) per una cifra
di oltre venti milioni di euro.
E cosi i nove sindaci che hanno detto
no al fondo di rotazione (Paternò, Biancavilla,
Adrano, Santa Maria di Licodia,
Motta, Misterbianco, San Gregorio, Nicolosi
e Mascalucia) si sono incontrati per
decidere le azioni da intraprendere.
"Siamo tutti concordi - evidenzia Pippo
Failla, sindaco di Paternò - sulla illegittimità
della sottoscrizione al fondo di
rotazione senza autorizzazione del consiglio
comunale. Noi siamo per la legalità
e riteniamo che prima ci vorrebbe un
dibattito consiliare e in contemporanea
si deve sapere dove si va a finire con i bilanci
dei Comuni se si continua a far
fronte all’emergenza rifiuti facendo appello
alle tasche dei cittadini".
E sull’argomento rifiuti la giunta paternese
ha approvato l’ennesima richiesta
di stato d’emergenza per poter mettere
una pietra a questa enorme falla di
Simeto-Ambiente. Parla anche della questione
rifiuti di Simeto-Ambiente il deputato
nazionale, Salvo Torrisi che ha
presentato un’interrogazione al ministero
dell’Ambiente.
E sull’argomento interviene anche il
sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso che
afferma: "Non permetterò nulla che esula
dalle mie competenze. L’amministrazione
comunale non può occuparsi della
questione, crediamo spetti al Consiglio
dare una risposta trattandosi di una questione
che riguarda la programmazione
economico-finanziaria dell’ente".