
Cio' e' avvenuto in modo certo in Contrada Dagala del Re, oggi frazione di Santa Venerina, cosi' come ha scritto, Il 5 marzo del 1982 sul quotidiano la Sicilia, la giornalista Giusi Liuzzo in un suo articolo intitolato "una chiesa benedettina da salvare", perche' riteneva che i ruderi dell'antico tempio di Santa Venerina avessero un valore storico archeologico da salvare, in quanto risalenti al IX-X secolo, come descritto dallo studioso Stefano Bottari, in una scheda datata 287 Marzo 1943.
La conferma che il Monasterium Album sia esistito e' documentata dal frammento della carta della Sicilia contestualmente pubblicato. Ed in questo sito i benedettini avranno operato cosi' come descritto precedentemente e sicuramente, come la mia intuizione mi lascia supporre, avranno costruito accanto alla chiesa il loro eremo, le case dei coloni e le strade. Nel periodo risalente al IX-X sec.
Supponendo, cosi' come e' avvenuto con certezza in altri luoghi della Sicilia, che l'eremo Monasterium Album e la chiesa siano stati distrutti durante le lotte che si sono verificate nel percorso storico dall'XI al XVI secolo, ritengo che la Chiesa Madre che e' stata liberata dalla lava dell'eruzione del 1669, evidentemente di stile gotico- rinascimentale, sia stata costruita sui resti della vecchia chiesa o dell'eremo costruito a suo tempo dai benedettini. Questo e' il motivo per cui gli storici che fondano le loro affermazioni sui ruderi esistenti esitano a far derivare il nome Misterbianco da Monasterium Album.
Invito pertanto a ricercare fra i resti, venuti alla luce, della chiesa Madre del vecchio Misterbianco elementi che possano essere appartenuti all'eremo o alla chiesa dei benedettini e di confrontare le misure e le caratteristiche planimetriche di questa chiesa riportata alla luce con le misure dell'antico tempio di Santa Venerina, cosi' come vengono indicati nella citata scheda di Bottari e nel citato articolo di Giusi Liuzzo.
Antonino Condorelli