Un museo nell’ex opificio

Sta. Monacoda lasicilia.it
Il Museo dei costumi del Carnevale di Misterbianco comincia a prendere corpo. Stamani la sesta commissione provinciale alla Cultura, beni culturali, pubblica istruzione e solidarietà sociale si riunirà al Municipio di Misterbianco alla presenza del sindaco, Ninella Caruso, del vicesindaco e assessore ai Grandi eventi, Franco Galasso, e del presidente del Consiglio comunale, Maria Antonia Buzzanca.

Una riunione che arriva quasi in contemporanea con l’imminente completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex stabilimento «Francesco Monaco e Figli», che l’amministrazione comunale ha negli anni scorsi acquisito al patrimonio del Comune e, grazie a un finanziamento regionale del PIT 35 per oltre due milioni di euro, ha potuto avviare i lavori di ristrutturazione del primo lotto, che ormai sono quasi completati.

L’antico opificio industriale, che dava lavoro a migliaia di cittadini, venne distrutto da un incendio, le cui cause sono rimaste ignote, nell’aprile del 1922: fino a quel momento, grazie alla sua florida attività, era diventato il vero motore dell’economia del territorio.

Caduto nell’oblìo più assoluto, tanto da essere stato utilizzato anche come stalla per gli animali da macello, fu alla fine degli anni Novanta sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania come testimonianza di architettura industriale dell’Ottocento, scampando così alla demolizione per far posto a un condominio.

L’edificio ristrutturato ha al suo interno ampi locali che l’amministrazione da tempo ha individuato per destinarli al «Museo del costume» ed evitare che vada ogni anno distrutto quel patrimonio di fantasmagorici abiti che nel tempo hanno fatto il successo del «Carnevale dai costumi più belli di Sicilia» e che ogni anno vengono ammirati con stupore da migliaia di visitatori lungo le strade del centro storico.

Stamani la commissione consiliare provinciale, presieduta da Marco Luca e composta da Salvatore Patanè, Alfia Abbadessa, Benedetto Anfuso, Ernesto Calogero, Francesco Cardillo, Aldo Catania, Vincenzo D’Agata, Vanessa D’Arrigo, Filippo Gagliano, Salvatore Marletta, Edmondo Pappalardo, Antonino Sangiorgi, Raffaele Strano e Salvatore Tomarchio metterà le basi per far sì che il progetto avanzato con l’avvio dei lavori di ristrutturazione diventi finalmente una realtà e possa essere un volano per il turismo locale.


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