Uccide la moglie e poi si impicca

Omicidio-Suicidio - MisterbiancoE' stata probabilmente la gelosia la molla che ha fatto scattare la tragedia consumatasi ieri a Misterbianco dove un tunisino di 37 anni, Tarik Es Sabrym, meccanico ha ucciso a coltellate la moglie Monica Antonella Timore, insegnante, anche lei di 37 anni e poi si è tolto la vita impiccandosi nella stanza accanto.

I due abitavano in una villetta in campagna in via Privitera, in contrada Madonna degli Ammalati, con il figlio di 5 anni che fortunatamente ieri non ha assistito alla tragedia dei genitori poiché si trovava con i nonni materni. La scoperta dei due corpi l'hanno fatta i carabinieri della locale Tenenza di Misterbianco che erano stati chiamati dai vicini allarmati dalle urla che provenivano dall'abitazione, ma quando sono arrivati i carabinieri la tragedia era ormai consumata perché i due corpi ormai erano privi di vita.

La donna è stata trovata in una pozza di sangue, colpita da diversi fendenti, riversa a terra nella veranda di casa, mentre il marito subito dopo il folle gesto, probabilmente preso dal rimorso, si è tolto la vita alcuni minuti dopo impiccandosi nella stanza accanto. Sul posto sono subito giunti anche i carabinieri della compagnia Fontanarossa e del reparto scientifico per eseguire i rilievi sui due corpi che serviranno nei prossimi giorni a cercare di ricostruire la dinamica della tragedia e soprattutto, dopo aver sentito le testimonianze dei parenti, a poter risalire al movente di questa tragedia. Dalle testimoniane dei vicini sembra che la donna alla vista del marito armato di coltello, una volta capito le intenzioni dell'uomo abbia chiesto aiuto invocando il nome della sorella, ma in casa non c'era nessuno a difenderla.

E' certo che il folle gesto maturato all'interno delle mura domestiche è avvenuto al culmine di una lite familiare tra marito e moglie, dal momento che i vicini hanno sentito le urla dei due ed alcuni hanno riferito che non era questa la prima volta che tutto ciò avveniva. Pare che l'uomo nei giorni scorsi, sempre a causa della gelosia, avesse meditato anche di lasciare la donna e fare ritorno in patria, ma il lavoro sicuro di meccanico in una azienda, ottentuno grazie alle amicizie dei genitori della moglie gli avrebbe fatto cambiare idea per evitare di rimanere senza lavoro. Ciò nonostante pare che continuasse a tenere sotto controllo la donna in ogni movimento, anche quando la donna era all'interno della casa, probabilmente per cercare certezze alla sua gelosia che gli rodeva la vita e che ha scatenato il folle gesto.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
08/06/2014

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