Tre mln e 600mila per stipendi e tredicesime

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Una riunione fiume, protrattasi per oltre 7 ore, con poche interruzioni, necessarie per chiarirsi le idee. Alla fine il parto è riuscito e tra Simeto-Ambiente e il Consorzio Simco è pace fatta. Sono da poco trascorse le 19.30 quando, in Prefettura, a Catania, nel lungo confronto presieduto dal viceprefetto Angelo Sinesio, le parti in causa raggiungono la tanto sofferta intesa che riceve, tra gli altri, la benedizione dei sindacati. Ed eccolo l'accordo: Simeto-Ambiente garantirà per i prossimi 5 mesi al Consorzio Simco un canone di 2 milioni 800mila euro mensili (si sale, dunque, rispetto ai 2 milioni 370mila euro pagati negli ultimi mesi), in cambio il Consorzio si impegna a liquidare le spettanze dei lavoratori entro le scadenze previste. Risolto anche il nodo della questione relativo alle ultime mensilità, tredicesima compresa. In questo caso Simeto-Ambiente dovrebbe girare al Consorzio Simco entro il 24 gennaio la somma di 3 milioni e 600mila euro, in cambio Simco pagherà il saldo di novembre agli operatori ecologici dei comuni di Ragalna e Pedara; la tredicesima mensilità e il mese di dicembre, a tutti i lavoratori.

Soddisfatti i sindacati che ritirano qualsiasi forma di protesta. Niente sciopero, dunque, e stop anche alle assemblee sindacali e alle altre forme di proteste che, in questi ultimi giorni, avevano portato molte città a ritrovarsi di nuovo con la presenza dei cumuli di rifiuti per strada. «Si è compreso il disagio che tutto l'indotto vive - spiega Concetta Italia, presidente del Consorzio Simco -. Nonostante l'estenuante riunione ci siamo misurati con grande serenità nel rispetto delle parti. Questa liquidità va a coprire i costi di gestione e ci permette di ottenere un'utilità. Ricevuta la somma entro il 24 gennaio, assicuriamo che nei tempi tecnici, entro il 26, gli operatori avranno quanto gli spetta».
Soddisfatto anche il commissario liquidatore di Simeto-Ambiente, Angelo Liggeri: «Volevo la garanzia che venissero pagati gli stipendi ai lavoratori - afferma Liggeri -. Voglio, comunque, evidenziare che tutti hanno collaborato per il raggiungimento di quest'accordo. Grande merito al viceprefetto Angelo Sinesio per l'importante lavoro di mediazione svolto».

E i sindacati annunciano la revoca di qualsiasi sciopero o forma di protesta. «Non c'è più motivo di protestare - spiega Pippo La Spina, sindacalista della Cisl - visto l'accordo raggiunto. Ora faremo quanto è possibile per superare le varie emergenze. Alle amministrazioni, però, spetta un ruolo di controllo per potere cambiare pagina».
Intanto, per Simeto-Ambiente, si apre una nuova, delicata fase. Il 31 gennaio, infatti, l'assemblea dei soci, i sindaci di Simeto-Ambiente, sono chiamati per discutere alcuni punti; tra questi: la ripartizione delle anticipazioni avute dalla Regione, con il debito da ripianare in 10 anni; il contenzioso tra Ato e Consorzio Simco; e il riallineamento dei Comuni soci tra l'anticipato e il riscosso.

E sempre nella stessa seduta, successivamente, è stata convocata una riunione in via straordinaria, per la messa in liquidazione della società e la nomina del commissario liquidatore a cui spetta il compito di traghettare Simeto-Ambiente verso la nuova società, come previsto dalla riforma voluta dalla Regione Siciliana, della quale faranno parte tutti e 58 i comuni della provincia di Catania.
La questione rifiuti tornerà al centro dell'attenzione, già a inizio della prossima settimana, quando sarà dibattuta in Consiglio provinciale, convocato in seduta straordinaria e urgente per lunedì, alle 16. Una seduta che fa seguito alla richiesta avanzata da alcuni consiglieri provinciali dei partiti dell'Idv, Udc, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Lista Musumeci e Pd. E' necessario discutere, come evidenziano i sottoscrittori, «del perpetrarsi di gravi situazioni di disagio che mettono in pericolo, la salute, il benessere, la sicurezza, la tutela dell'ambiente, la certezza del salario per gli operatori ecologici e l'incolumità pubblica della collettività e dei singoli cittadini».

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