A S.Valentino i muri parlano d’amore

S. Valentino - MisterbiancoAnche i muri hanno le orecchie. Lo sapeva bene il Duce che durante gli anni terribili della guerra fece affiggere dei manifesti con un soldato inglese intento ad ascoltare i sussurri degli italiani. La scritta era perentoria: ‘Taci il nemico ascolta’.

A distanza di oltre settant’anni, le italiche mura continuano a regalare consigli, proposte e perfino messaggi d’amore. Qualche tempo fa, a San Giovanni Galermo quartiere alla periferia nord di Catania, una mano sconsolata scrisse: “Ciatu, devo amarti per vivere”. Quasi un desiderio d’ossigeno in un autentico strazio d’amore.

Stamani, in occasione della festa di San Valentino, a Misterbianco si sono superati: non un’economica, anonima e sporcacciona mano di vernice che imbratta il muro, bensì dei manifesti di buona fattura grafica affissi in giro per la cittadina. Si va da un classico ‘Elvira ti stra amo’ a una autentica implorazione che attinge dalla mitologia classica in cui gli uomini erano anche mezzi animali, ed ecco spuntare tale ‘Iatta (dal vernacolo locale gatta, ndr) mi manchi torna da me’ . Chissà quali fusa rimpiange l’anonimo attacchino che si rivolge alla donna-felina o, peggio, quali graffi hanno lasciato cicatrici così profonde nel suo cuore.

Al cuor non si comanda, è vero, ma l’attacchino innamorato deve avere dimenticato il più celebre fra i proverbi siciliani in materia di gatte: ‘alliscia a jatta ca ti ratta’, traduzione se fai bene alla gatta primo poi ne riceverei un graffio. Per concludere, in questa sagra di luoghi comuni: ‘uomo avvisato mezzo…graffiato’. Comunque buon San Valentino a tutti, gatte comprese.

Francesco Lamiani
catania.blogsicilia.it
14/02/2014

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