Sportello Serit, chiesta la riapertura

Seritda lasicilia.it
È necessario che Serit Sicilia riorganizzi urgentemente un
servizio informativo nel territorio etneo, in grado di prendere
esempio da quanto accaduto a Giarre. Lo hanno ribadito
la Cisl di Catania e la Confcommercio di Misterbianco,
in occasione dell’incontro con la direzione provinciale di
"Serit Sicilia spa" per esaminare il caso della chiusura dello
sportello di Misterbianco.
All’incontro hanno preso parte Rosaria Rotolo, segretaria
provinciale della Cisl etnea, il segretario generale della Fiba
Cisl, Salvo Vecchio e Franco Giuffrida della Fiba, oltre al presidente
della locale sezione di Confcommercio, Serafino Caruso.

«La rivendicazione della Cisl – hanno detto Rotolo, Vecchio
e Giuffrida – mira a tutelare gli utenti del servizio, di cui
va considerato il carattere sociale, soprattutto, nei confronti
delle fasce più deboli della collettività, come gli anziani
e tutti quei soggetti che non hanno piena dimestichezza
con gli strumenti telematici. Costoro, a causa della chiusura
dello sportello, si trovano a dover fronteggiare il disagio
di spostamenti che determinano un dispendio notevole di
risorse ed energie».

Nel corso dell’incontro è emerso come l’obiettivo principale
della Serit sia quello di arrivare alla gestione del servizio
solo attraverso strumenti telematici, ma Cisl e Confcommercio
hanno insistito sull’apertura, per agevolare i cittadini
che così possono avere un punto di riferimento, come avvenuto
già nel Comune di Giarre, per tre volte a settimana.
Eventualità, questa, ribadita anche dal consigliere Marco Luca,
con una interrogazione urgente al Consiglio provinciale
di Catania.

Al termine dell’incontro la Cisl catanese, la Fiba Cisl e
Confcommercio si sono impegnate ad investire del problema
le proprie organizzazioni regionali per pressare la presidenza
regionale della "Serit Sicilia spa" e l’assessorato dell’Economia
della Regione siciliana, affinchè si possa avviare
una concertazione che dia risultati concreti e di tutela a
tutta la collettività e a tutti i lavoratori interessati.

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