Sgomberate 10 abitazioni

cedimenti

da lasicilia.it
Le insistenti piogge degli ultimi giorni hanno allargato
il fronte della frana sulla ex provinciale
che collega Misterbianco con S. Giovanni Galermo,
determinando ieri mattina la chiusura della
strada. Già lo scorso anno, a febbraio, la sede stradale
era stata ridotta per delle lesioni al manto
stradale ed era stato dato incarico per la redazione
di un progetto di risanamento per i quale si
stavano cercando i fondi.
Adesso la situazione è diventata più grave e il
sindaco Ninella Caruso, per motivi precauzionali,
oltre a firmare ieri mattina l’ordinanza di chiusura
al traffico, sta provvedendo, con l’ufficio
tecnico, a risalire ai proprietari degli appartamenti
delle due abitazioni sottostanti al fine di
redigere l’ordinanza di sgombero delle dieci abitazioni
che stanno a valle e che potrebbero essere
interessate da ulteriori cedimenti.

Ieri mattina il sindaco e l’assessore ai Lavori
pubblici, Rosario Patanè, con i tecnici del Comune
e il geologo del Dipartimento provinciale
di Protezione civile, Carmelo D’Urso, hanno compiuto
un primo sopralluogo dal quale è emersa la
necessità di firmare un’ordinanza di sgombero di
tutti gli edifici a valle della frana; inoltre, è stata
quantificata in circa un milione di euro la somma
occorrente per realizzare il muro di contenimento,
le paratie e le indagini geognostiche.

Inoltre, si dovranno verificare e accertare le cause
dello smottamento, presumibilmente derivato
dalla presenza di uno strato di argilla, che
avendo subìto delle infiltrazioni di acqua piovana,
è scivolato verso valle, dove sono stati realizzati
da privati dei lavori che presumibilmente sono
la concausa del fenomeno franoso.

«La situazione è molto delicata - ha detto il sindaco
Caruso - è per questo abbiamo subito avvisato
la protezione civile comunale e provinciale
perché occorre pensare all’incolumità degli abitanti
della zona. Gli uffici comunali adesso stanno
verificando le eventuali responsabilità, perché
al di là della natura del terreno sembra che lo
smottamento possa essere la conseguenza della
realizzazione di costruzioni le cui concessioni sono
state rilasciate senza le opportune prescrizioni,
vista la natura dei luoghi argillosi».

Con la chiusura al traffico del tratto di strada,
si è interrotto il collegamento tra il centro e i
quartieri di periferia, che adesso saranno raggiungibili
o dalla rotatoria di Monte Po oppure
attraverso la strada Madonna degli Ammalati.

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