Scambio di accuse e polemiche sul "parcheggio scambiatore"

Consiglio ComunaleA cinque mesi dalle prossime amministrative, la polemica politica a Misterbianco ha già raggiunto toni tra i più aspri della storia cittadina. Dai “social” ai comunicati ai manifesti pubblici, divampa ora la guerra sul “parcheggio scambiatore” previsto dall’Amministrazione nel Piano triennale delle opere pubbliche e bocciato nell’ultimo Consiglio comunale.

Alle accuse di “irresponsabilità, miseria e squallore politici” rivolte dal sindaco Nino Di Guardo ai consiglieri di opposizione sulla votazione di mercoledì sera, riproposte con un manifesto affisso in città, il vicepresidente del Consiglio comunale Matteo Marchese (recentemente eletto segretario provinciale di “Sicilia Futura”) aveva subito risposto con un post sui social dando del “bugiardo” al primo cittadino ed affermando, con copie di documenti allegati, che «i finanziamenti regionali citati nella proposta di delibera di fatto oggi non ci sono ancora, essendo stato annullato per un errore il decreto che li prevedeva, che dovrebbe essere riproposto».

A sua volta, il sindaco in una nota rilasciata alla stampa osserva tra al’altro che «come precisato in aula, l’inserimento del parcheggio di interscambio a Misterbianco trovava la sua logica strategica nell’opportunità di dotare la città di una struttura necessaria al servizio del Centro culturale “Monaco”, dell’Ufficio Postale, della Stazione Fce, del vicino campo sportivo e dei servizi comunali di Anagrafe e Stato civile, Urbanistica, Ecologia e Comando Vigili Urbani, e la propria fonte di finanziamento nell’art. 47 della legge regionale n. 3/2016. La circostanza che il bando di selezione pubblica, ai fini dell’assegnazione delle risorse, sia stato revocato per problematiche procedurali, non incideva per nulla sull’opportunità di inserire l’opera nel programma triennale delle opere pubbliche 2016/2018. La fonte di finanziamento indicata è quella che si spera di ottenere, e non certamente quella in atto». «Nell’intento di ottenere risorse finanziarie per la realizzazione di opere al servizio della comunità, come altre in passato – conclude il sindaco - il mancato inserimento nel Piano ha messo il Comune nella condizione di perdere il finanziamento di 394mila euro per il parcheggio, a causa dell’irresponsabile atteggiamento dei consiglieri che hanno votato l’esclusione dell’opera dal Piano triennale. Se questo è determinato non da confusione ma da motivi di basso calcolo politico, il fatto è gravissimo e desta scandalo».
Manco a dirlo, le opposizioni preannunciano un proprio manifesto pubblico di replica.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
03/12/2016

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