da lasicilia.it
La sensazione, non piacevole, che si
prova, è quella di trovarsi all’interno di
un labirinto, senza riuscire a trovare la
via d’uscita. Ci si guarda, intorno, ma le
strade imboccate sono tutte sbagliate,
forse non resta che tornare indietro, sino
al punto di partenza. L’emergenza
rifiuti pian piano si va risolvendo per
tutti i diciotto Comuni di Simeto Ambiente,
ma ecco che all’orizzonte si delinea
un nuovo nuvolone nero e minaccioso.
Ma cominciamo con le notizie positive.
Ieri notte è iniziato la pulizia
straordinario anche nel Comune di Paternò.
Quattro ore d’intervento, da
mezzanotte alle quattro del mattino,
da aggiungere al normale orario di lavoro,
per ripulire la città dalle immense
quantità di rifiuti (si è calcolata la
presenza di circa un milione di immondizia
per strada).
Intervento concluso, invece, a Tremestieri
Etneo, dove è stato recuperato
tutto già ieri mattina, mentre oggi lo
straordinario dovrebbe partire anche
a Gravina di Catania.
Si tenta, invece, la strada della mediazione,
sempre per quanto riguarda
lo straordinario, per i Comuni di Adrano
(dove i lavoratori hanno ricevuto ieri
mattina lo stipendio del mese di dicembre),
Pedara, Santa Maria di Licodia
e Belpasso, dove i lavoratori aspettano
ancora lo stipendio di dicembre.
Ma ecco la brutta notizia, arrivata al
termine di un incontro svoltosi ieri in
prefettura. Al centro del dibattito, la vicenda
delle discariche e, in particolare,
della Siculatrasporti, che ha portato sul
tavolo della discussione l’istanza di fallimento
della ditta.
Le discariche gestite dalle società
Oikos e Siculatrasporti hanno evidenziato
come i crediti vantati nei confronti
di Simeto Ambiente sono sempre
più ingenti. Ad aggravare la situazione
il mancato recupero da parte della Siculatrasporti
del milione di euro che le
erano stati destinati negli scorsi giorni
con l’ultima anticipazione di Serit. Si
era stabilito, infatti, che l’anticipazione
di due milioni di Serit doveva essere ripartita
tra lavoratori di Misterbianco e
Paternò (un milione di euro), e la discarica
di Grotte San Giorgio, gestita dalla
Siculatrasporti (anche per lei un milione
di euro), nel tentativo di darle respiro visto la crisi che sta attraversando.
Ma così non è stato.
Se Simeto Ambiente è riuscita appena
in tempo a firmare i mandati per gli
stipendi, la stessa sorte non è toccata alla
Siculatrasporti, la cui somma è stata
bloccata da un decreto ingiuntivo del
Credito Siciliano (il vecchio ente di riscossione
di Simeto Ambietne).
Come base del pignoramento delle
somme che ancora il Credito Siciliano
vanta, da qui la scelta di rivalutarsi sulle
prime somme disponibili per Simeto
Ambiente, queste appunto erogate da
Serit.
E qui si pone il problema per i prossimi
stipendi, perché il rischio è che il
Credito Siciliano possa rivalersi ancora
su Serit alla prossima anticipazione disponibile,
quella cioè delle prossime
settimane, con le quali si dovrebbero
pagare gli stipendi dei lavoratori.
Nell’attesa di capire come si risolverà
questo nuovo problema, i sindacati
fanno sapere di essere di nuovo in
stato di agitazione e di aver indetto una
prima giornata di sciopero per il prossimo
16 febbraio.
Insomma, una bomba a orologeria
pronta a esplodere nuovamente. Alla
Regione l’ennesimo appello a far presto.