Rag. Pippo Bongiovanni, l’ex democristiano diventato comunista che si fa chiamare assessore!

presentazione Misterbianco Libera Piange al microfono Pippo Bongiovanni. Lacrime sincere (che gli fanno pure onore…) scivolano sul suo volto, quando, sul palco del teatro comunale annuncia una delle candidate della sua lista. E’ la maestra di ballo che ha ‘contagiato’ suo figlio, il più grande, quello che vuole ‘fare’ il ballerino, impegnato in una tournèe in Germania. Si commuove, ma giusto il tempo di riprendersi e subito si confessa: “Comunista io per avere scelto Nino Di Guardo? Macché. Piuttosto è lui ad essere diventato democristiano”. E subito precisa: “Alla Regione Di Guardo non sta con Raffaele Lombardo, non lo sostiene con il suo voto?”.

E’ forse il miglior Pippo Bongiovanni degli ultimi vent’anni quello che per “forza maggiore”, per “sopravvivere” alla batoste comunali e ora anche alle querele, ha scelto di percorrere la strada della sua vita politica (democristiana) contromano, in senso contrario, ‘flirtando’ con l’avversario, o addirittura per parafrasare un vecchio film, ‘andando a letto col nemico’, nemico storico, nemico (politico) di famiglia. Ma lui che ha molti difetti, come tutti d’altronde, ha però un pregio: quello di dire le cose che pensa, anzi forse, spesso, si spinge troppo in avanti. E così il giorno della presentazione ufficiale (domenica), quella che si tiene rigorosamente al cinema e non dentro il più angusto teatro comunale, dinanzi agli ultrà di Nino Di Guardo, quelli che lo seguirebbero ovunque anche bendati e ammanettati, dice una frase che raggela la platea (di sinistra, quelli che della tolleranza, della dialettica dovrebbero farne il cavallo di battaglia della loro vita): “Sono diventato comunista, ma con Forza Italia nel cuore. Pdl lo eravamo, lo siamo e continueremo ad esserlo”. “Bon gigi bon bon” fantastico, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

E’ un treno che non si ferma Pippo Bongiovanni, al teatro comunale fa tutto lui: il bravo presentatore; il coordinatore; chiama a raccolta candidati e promette: ‘ne abbiamo già 22 ma presenteremo la lista completa di trenta, ve lo assicuro’; non sta fermo un attimo e quando sente fischiare le ragazze delle strisce blu si affaccia e grida loro, “si faciti i contravvinzioni vi spaccu a facci…”. Dice tutto quello che c’è da dire, ringrazia i suoi compagni di ‘merende’ anzi di aperitivo, la Buzzanca, la presidentessa del consiglio comunale che ottenuta la poltrona col portafoglio ha girato le spalle a Forza Italia che l’aveva voluta, Orazio Panepinto uomo per tanti anni del senatore del pistacchio e Vito Santapaola. Ma non dice la cosa più importante, la notizia. Che l’apparentamento con “Ninuzzo” Di Guardo ha già incassato il primo frutto: l’assessorato. E che l’assessore sarà proprio lui: il ragioniere Giuseppe Bongiovanni. “Pippo” per gli amici. Lo dicono i suoi sostenitori e lui con modestia dice: “se me lo chiedono…”. Fantastico. Per la cronaca: la lista del ragioniere Bongiovanni si chiama “Misterbianco Libera”. Non è la frase da pronunciare durante una partita a nascondino… Anche se uno di loro prima di lasciare il teatro comunale si lascia scappare: miffa!

Natale Bruno

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