da lasicilia.it
Quattro incensurati di S. Pietro Clarenza e Mascalucia,
tra i 25 e i 32 anni, avevano preso di mira un
opificio in contrada Sieli, nella zona sud del centro
abitato di Misterbianco, per impossessarsi del materiale
in esso contenuto. Il primo tentativo lo avevano
fatto probabilmente lo scorso lunedì, ma erano
riusciti a scappare a seguito dell’arrivo improvviso
di una pattuglia dei carabinieri che si trovava
nei pressi del capannone in servizio di prevenzione
del territorio.
La fuga aveva insospettito i militari, i quali da
quel giorno tenevano d’occhio quel capannone,
che oltre 18 mesi fa era stato posto sotto sequestro
dalla Guardia di Finanza per la vendita di materiale
non conforme alle norme comunitarie e gestito
da cinesi.
L’appostamento, venerdì mattina, ha dato i suoi
frutti, in quanto i quattro uomini in pieno giorno,
dopo aver posteggiato le due autovetture, nei pressi
del capannone, si immettevano all’interno attraverso
un foro praticato nella rete metallica di recinzione
che era stato precedentemente tagliato.
In quel momento stavano facendo razzìa di barre
di alluminio utilizzate per la realizzazione di
scaffalature e di altro materiale, quando i militari
hanno fatto irruzione all’interno, cogliendo i quattro
in flagranza di reato.
Il quartetto, bloccato sul luogo del furto, veniva
portato nella locale Tenenza per l’interrogatorio di
rito e, dopo gli accertamenti sull’identità, essendo
stati colti in flagranza, il fermo veniva trasformato
in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato in
concorso e i militari ne disponevano il trasferimento
nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania.
Il materiale è stato trattenuto dai carabinieri e
sarà riconsegnato ai legittimi proprietari.