"Profe, c’è diventato sindaco o no?!"… Cronache e ricordi di una bellissima vittoria…

gitaUn mio caro amico, che abita a Lineri, paragona spesso le campagne elettorali ad una gita scolastica. Le elezioni, dice, sono come un giorno di vacanza d’una scolaresca, dove i bambini sembrano tutti uguali, seduti in bell’ordine sull’autobus, tutti allegri e spensierati, con la sola “idea” della gita (borsa colazione, macchina fotografica, cappellino), e di svagare (visitare nuovi luoghi e divertirsi con i compagni).

Così è la “vita” del candidato alle elezioni, anche loro sembrano tutti uguali, “sistemati” nelle loro liste, con gli stessi fac-simili, con l’unico pensiero di “cercare” voti e con la speranza di essere eletti. Poi finita la festa…gabbato lo santo! Terminata la campagna elettorale, finisce tutto! Eletti e “trombati”, vincitori e vinti… ciascuno ritorna al proprio “lavoro usato”…!!! (Non intendo fare, almeno in questa sede, un’analisi politica e sociologica del voto e della qualità del consenso elettorale, mi riservo di farla in seguito). Ho vissuto intensamente tante campagne elettorali, alcune vinte, altre perse, ma il giorno dopo ho “visto”, letteralmente, la scomparsa dei tanti candidati che così generosamente, s’erano spesi per le elezioni. Ma come!? E i progetti, le idee, i programmi, i comizi, le aspre polemiche con gli avversari!? Come per magia…tutto finito! Ma questa volta, ci siamo detti, non sarà così, non può essere così. Proprio dopo le elezioni dobbiamo continuare il nostro impegno, quando la città ha maggior bisogno di energie, di idee, di progetti, di entusiasmo, di slancio, di generosità! Ed in nostro soccorso, questo volta, fortunatamente, sono sopraggiunti due “fattori”, fondamentali e determinanti.

Il primo elemento è stato la preponderante presenza e l’uso di internet e dei moderni strumenti di comunicazione di massa, dei social network, (facebook), che non ci hanno fatto “perdere di vista”, che ci hanno tenuto in continuo e costante contatto (per altro, anche durante la campagna elettorale e, quindi, anche dopo). Il secondo elemento, direi, decisivo, è stato il grande successo della nostra coalizione e del nostro candidato sindaco, Nino Di Guardo. “La spinta propulsiva” della vittoria di Nino Di Guardo, ci darà, sicuramente, la possibilità di continuare a lavorare ed a servire la nostra amata città di Misterbianco, ci potrà aiutare a realizzare i nostri progetti politici per i quali ci siamo spesi, così intensamente, durante la campagna elettorale.

Così è nata l’idea del Movimento “Misterbianco Società Civile”, di un comitato civico che possa dare la possibilità, ai tanti ex candidati ed ai cittadini, di continuare a fare politica, di contribuire a creare un maggiore senso di appartenenza e di promuovere la condivisione degli ideali democratici, nell’esclusivo interesse della comunità misterbianchese. Il movimento, ne siamo certi, potrà avvicinare i cittadini alla politica e creare i presupposti per ridare fiducia e dignità alle Istituzioni cittadine. “Misterbianco Società Civile” non nasce dal nulla, ma raccoglie l’impegno, l’esperienza e la passione di oltre vent’anni del nostro lavoro al servizio della città.

Noi siamo i legittimi eredi, i successori diretti del Comitato degli Onesti (1991), del Movimento Liberi Cittadini (1992-1993), del Movimento Volontari per Misterbianco (1997, oggi il maggior gruppo politico in Consiglio Comunale), del Comitato Civico Misterbianchese (2002), e di tutte le liste civiche del 2012. Il resto sono solo chiacchiere e pettegolezzi che lasciano un po’ d’amaro in bocca (ma, ormai, ci siamo abituati), e che durano lo spazio di un salubre sorriso!

…Ma, come un flashback, ritorno quassù, nel mio futuro, tra le placide rive del Mella, proprio dove è “iniziata” questa straordinaria avventura elettorale, e da qui ripenso alla “battaglia”, con misurato e nitido distacco. “Allora profe, c’è diventato sindaco o no?!”, mi dice, quasi intimidito, un mio alunno, con la sua altalenante cadenza bresciana, mentre rientro in classe dopo la mia prolungata assenza per “motivi elettorali” (“profe, non faccia mai più un’assenza così lunga!”, mi “riprende” un altro ragazzo – prendo la battuta come un complimento!). Ed inizio a spiegargli del mio paese, della campagna elettorale, dei comizi, del nostro sindaco… “Ma alla fine, lei ha vinto o no?”. Si, caro ragazzo, abbiamo vinto! Io ho vinto, come m’ha detto un caro amico, tra i più caratteristici e conosciuti del paese, che da giovane, negli anni ’70, militava nelle file della giovanile della Juventus: “Tu hai vinto, ha vinto la giustizia a Misterbianco!”. Come m’ha detto un altro caro amico, un giovane avvocato, mentre usciva dal seggio elettorale, “Ho ascoltato il tuo comizio su youtube: L’ira dei giusti, alla fine vincerà!”. Infine, a casa, con calma, “lascio” il mio commento su facebook, «Sono arcifelice! Ma è il destino dei “grandi”…combattere e combattere, liberare e vincere, piangere d’emozione e poi, a mani nude, ripartire per luoghi lontani! Ma felice di aver liberato la propria patria!!!».

Angelo Battiato

tags: