Prestigiosa edizione del Premio Domenico Danzuso

Pippo Baudo

Era il dicembre del 2000. Nell’anno in cui ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Domenico Danzuso, l’autorevole critico teatrale catanese, il premio a lui dedicato conosce nuovo slancio. Istituito esattamente dodici mesi dopo la perdita dell’acuto intellettuale, l’ambito riconoscimento - giunto ormai alla nona edizione - vanta un blasonato albo d’oro che si arricchisce ora di un quartetto di prestigiosi artisti: Pippo Baudo, il pianista Giovanni Cultrera, il soprano Donata D’Annunzio Lombardi e l’attore Luigi Lo Cascio.

L’appuntamento è per lunedì 6 dicembre alle ore 20,30 al Teatro Verga. L’iniziativa muove dalla volontà congiunta dei tre enti promotori, rappresentati per il Lions Club Catania Host dal presidente Arturo Pittella, per la Scam dal presidente Antonio Maugeri, e per lo Stabile etneo dal presidente Pietrangelo Buttafuoco e dal direttore Giuseppe Dipasquale.

Una convergenza di intenti galvanizzata dal costante sostegno di Lina Polizzi Danzuso, moglie del grande critico, madrina d’onore della manifestazione, sapientemente coordinata già lo scorso anno da Vittoria Napoli La Rocca. La serata sarà affidata alla conduzione del giornalista Andrea Lodato, firma del quotidiano “La Sicilia”, testata che per oltre cinquant'anni ha pubblicato le mirabili recensioni di Danzuso e i suoi numerosi interventi dalla straordinaria forza civile ed etica.

A consegnare le targhe saranno, insieme alla signora Lina, il direttore del giornale “La Sicilia” Mario Ciancio, la sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Rita Cinquegrana e il regista Maurizio Scaparro. Toccherà a loro farsi portavoce della blasonata giuria, che annovera, insieme ai nomi di Dipasquale, Maugeri, Pittella e Scaparro, il critico teatrale Andrea Bisicchia. Criterio guida è la valorizzazione degli alti meriti artistici di figure che si sono distinte nel campo del teatro e della musica, ambiti affini ma diversi ai quali Domenico Danzuso si è dedicato con uguale passione.

Il premio alla carriera andrà perciò al “maestro” di una generazione di presentatori: Pippo Baudo, personaggio simbolo della televisione italiana. Umanità e cultura hanno accompagnato sin dagli esordi negli anni Sessanta, quest’autentica icona dei giorni nostri, segnando i suoi successi all’insegna di una comunicazione elegante e rigorosa, virata verso caratteristiche drammaturgiche, come recita la motivazione del premio.

Per la prosa a ricevere il riconoscimento sarà Luigi Lo Cascio, attore fortemente “impegnato”, beniamino del pubblico anche sul piccolo e grande schermo, capace di cogliere sempre l’essenza dei suoi personaggi, ed interprete moderno di un teatro svincolato dai canoni tradizionali.

Due i premiati della sezione musica: il pianista Giovanni Cultrera, apprezzato virtuoso del più impervio repertorio dalle rilevanti qualità tecniche ed esecutive, e il soprano Donata D’Annunzio Lombardi, autentica primadonna della celebrata tradizione belcantista italiana, raffinata interprete che detiene un posto di assoluta preminenza nella “nouvelle vague” dei più rinomati cantanti lirici internazionali .

E’ in questa variegata visione che il premio intende perpetuare l’eredità di Domenico Danzuso, protagonista della vita culturale teatrale catanese, e non solo, insignito in vita di insigni riconoscimenti come il premio Flaiano, la Lente d’oro e il Randone.

Fondatore dell’Associazione critici di teatro, Danzuso ha fatto parte del consiglio direttivo durante la lunga presidenza di Roberto De Monticelli, ricoprendo anche la carica di vice-Presidente. È stato per oltre vent’anni docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Catania e ha collaborato con le maggiori riviste di teatro, “Dramma”, “Sipario”, “Hystrio”, “Prima fila”. Ha dedicato inoltre particolare attenzione al Teatro Massimo Bellini, partecipando in prima persona alla sua crescita.

Oltre ai volumi “Le Donne di Bellini” (1985) e “Cento giorni di teatro” (1999), ha firmato fondamentali opere sulla storia del Teatro Massimo Bellini, tra le quali il volume “Musica, Musicisti e Teatri a Catania” (1984), scritto con Giovanni Idonea, e la pubblicazione, assieme allo stesso Idonea e a Franco Di Silvestro, delle “Memorie Storiche del Teatro Massimo Bellini”. A lui sono oggi intitolati una Biblioteca Comunale dello spettacolo, arricchita dei preziosi numerosi volumi donati per volere della moglie Lina, una sala dell'Istituto musicale "Vincenzo Bellini" e il foyer del Teatro Sangiorgi. Personalità straordinariamente proficua, Domenico Danzuso è ricordato oggi anche grazie al premio con cui ogni anno la sua città, Catania, lo ripropone quale vivido stimolo di crescita culturale e morale.

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