Pittura e fotografia, le ibridazioni di Andrea Chisesi e la sperimentazione di nuovi modi di rappresentare la realtà

Andrea Chisesi - MisterbiancoEpigono di Warhol, Andrea Chisesi è un maestro di ibridazioni tra la pittura e la fotografia. Per l'artista milanese, che in questi giorni espone a Misterbianco, la pittura fonda l'identità dell'immagine, come la fotografia. Chisesi è figlio dell'estetica del mescolamento, del collage, di tecniche e linguaggi degli anni 80, della Tansavanguardia; è pop-concettuale.

Da anni sperimenta nuovi modi, non di rappresentare la realtà, ma di evocarla, inserendo nella sua pittura personaggi, icone, amici, amori, autoscatti, materiali che documentano l'esperienza della quotidianità.

La fusione tra la fotografia e la pittura, tra l'immagine reale e quella immaginaria, con processi di alterazioni variabili e l'inserimento di molteplici materiali, per l'artista è una ricerca naturale, e non potrebbe fare altrimenti poiché divora cataloghi d'arte, mostre, quotidiani, riviste di moda, film, video selezionati da youtube, essendo sedotto dalla potenzialità espressiva del colore e del segno.

Le sue immagini fotografiche, elaborate digitalmente, stampate su tela e ridipinte sembrano a caccia del corpo, del volto, del soggetto giusto da presentare nel posto sbagliato, con supporti alterati.

E' figlio della cultura pop, dei post -modenismi avant-garde anni '80, delle stratificazioni dell'epoca web: è fluttuante, come tutti noi dentro a un villaggio mediatico globale, dove esiste solo quello che si comunica e diventa immagine.

Ja. Ce.
La Sicilia
21/12/2014

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