Partiranno il prossimo 28 ottobre da Catania alla volta del Nepal per 3 settimane, i sei trekkers etnei del Progetto Everest 2001. Guidati dal presidente del Cai pedarese Nuccio Faro, da Angelo Rapisarda, docente del liceo Boggio Lera e da Fabrizio Meli, ricercatore dell'Univerisità di Chimica e Botanica di Catania, gli impiegati Antonio Privitera e Mimmo Caruso, e lo studente misterbianchese Orazio Aiello segneranno i cinquemila metri della cima himalayana.
Partiranno il prossimo 28 ottobre
da Catania alla volta del Nepal, i sei trekkers etnei del Progetto Everest 2001.
Guidati dal presidente del Cai pedarese Nuccio Faro, da Angelo Rapisarda,
docente del liceo Boggio Lera e da Fabrizio Meli, ricercatore dell'Univerisità
di Chimica e Botanica di Catania, gli impiegati Antonio Privitera e Mimmo
Caruso, e lo studente Orazio Aiello segneranno i cinquemila metri della cima
himalayana.
A Pedara, nei giorni precedenti la partenza, è previsto un incontro per fare il
punto della situazione e raccogliere gli «aiuti» di ulteriori sponsor per
abbigliamento d'altura, (Faro&Co, si stanno autofinanziando).
La spedizione «opererà» per tre settimane nei freddi siti della catena
montuosa, con tappe di sette giorni di percorso lungo sentieri scoscesi, per
dieci ore al giorno, partendo dal campo base della Piramide.
Le finalità scientifiche del progetto comprendono il gemellaggio delle
università di Catania e Kathmandù, una serie di ricerche del Cnr, la
comparazione dei sistemi scolastici italiano e nepalese (la squadra catanese
intende regalare anche un computer ad una scuola della città nepalese), il
monitoraggio nella valle del Khumbu, le analisi delle acque e una campagna di
sensibilizzazione per contenere i fattori inquinanti.
Anche il crescente impatto antropico provoca danni al «fragile» ambiente.
Vent'anni fa, i turisti nella regione dell'Everest non superavano le seimila
unità, quest'anno ne sono stati registrati ventunmila.
Ornella Ponzio
la Sicilia 11 ottobre 2001