Oikos: CGA conferma decadenza commissari prefettizi

Oikos - MottaI commissari prefettizi Cassarino, Gualdi, Scammacca e Tenti, come pare ormai d’uso a Catania (vedi decadenza Pignataro), non avendo ben capito il contenuto dell’ordinanza che ha dichiarato non motivato il ricorso al commissariamento della Oikos facendoli decadere, avevano chiesto un “chiarimento” alla stessa Corte, che ha chiarito: “Andate a casa!”

Sudpress ha sempre seguito con attenzione le vicende che hanno interessato il più importante appalto della città di Catania, quello dei rifiuti, dallo spazzamento alla gestione delle discariche.

In uno scenario sempre complicato si inquadra la gestione commissariale decisa dal prefetto di Catania Maria Guia Federico, recentemente trasferita a Campobasso.

Gestione che ha sempre suscitato veementi prese di posizione finite anche in parlamento.

L’utimo passaggio si è consumato la scorsa settimana con la pronuncia definitiva del CGA di Palermo che ha chiarito il contenuto dell’ordinanza emessa lo scorso 16 dicembre con la quale aveva dichiarato privo di sufficienti motivazioni il commissariamento prefettizio della Oikos.

A questa ordinanza, che praticamente li ha fatti decadere aprendo la strada a rimborsi milionari, i super commissari Maurizio Cassarino, Carlo Gualdi, Stefano Scammacca e Riccardo Tenti hanno reagito chiedendo alla stessa Corte chiarimenti “per la corretta esecuzione dell’ordinanza di questo Consiglio di Giustizia amministrativa n.765 del 2016, resa tra le parti concernente informativa interdittiva antimafia e nomina amministratori straordinari ai sensi dell’art. 32, comma 10 del DL 90 del 2014.”

Si chiedeva quindi di chiarire, prendendo ulteriore tempo, il contenuto e gli effetti dell’ordinanza ottenuta dai legali della Oikos, gli avvocati Giuseppe e Giovanni Immordino e Rocco Mauro Todero, che ha dichiarato illegittime le nomine prefettizie e ha restituito l’azienda alla proprietà.

Il “chiarimento” è arrivato il 3 febbraio ed il contenuto è caustico, definendo “puntuali” le motivazioni: “l’ordinanza cautelare n.765 del 2016 va dunque interpretata nel senso che la stessa ha disposto la sospensione cautelare anche del decreto prefettizio di nomina degli amministratori della -OMISSIS- ed in tali sensi devono essere compendiati i chiesti chiarimenti.”

Quindi, adesso deve attendersi solo l’esecuzione dell’ordinanza con la remissione in possesso della gestione aziendale alla proprietà che avrà come prima incombenza comprendere bene cosa sia accaduto in questi anni di gestione commissariale.
Ordinanza decadenza commissari Oikos

Pierluigi Di Rosa
sudpress.it
06/02/2017

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