Valanghe d'inverno in piena attività

Discarica TiritìPer Misterbianco (come per la vicina Motta S.A.) non è proprio una buona notizia. Almeno fino alla fine di marzo, la discarica di Valanghe d’Inverno – per quanto dichiarata da chiudere - sarà pienamente attiva ed impegnata a raccogliere i rifiuti di 84 Comuni siciliani.

E non sta meglio Catania, con la discarica di Grotte San Giorgio destinata ad accogliere almeno per un mese i rifiuti di ben 142 comuni da varie province. Per un totale di qualcosa come 226 comuni (su 390) “accolti” e confluiti nella sola provincia di Catania. E’ quanto emerge dall’ordinanza n.7/Rif emanata il 27 febbraio scorso dal Presidente della Regione (in materia di “misure straordinarie di utilizzo ed implementazione dell’impiantistica esistente”) che – anche a causa dell’attuale chiusura delle discariche di Mazzarrà Sant’Andrea e Bellolampo - proroga una situazione d’emergenza ritenuta finora senza vie d’uscita in assenza di un vero Piano regionale di gestione ed in attesa di valide e moderne soluzioni alternative.

Dopo una lunga elencazione di premesse e riferimenti a fatti, normative e provvedimenti, l’ordinanza regionale dispone il trattamento ed il conferimento dei rifiuti nei pochissimi siti in atto disponibili. Così, secondo un calendario giornaliero fino al 31 marzo prossimo, che proroga gli effetti di vari decreti autorizzativi precedenti , viene ulteriormente autorizzato il conferimento dei “rifiuti urbani ed assimilati non pericolosi” presso l’impianto di discarica della Oikos SpA sito in contrada Valanghe d’Inverno, da parte di 84 comuni, di cui 37 della provincia di Catania e 47 di altre province (26 di Messina, 18 di Enna, 3 di Ragusa). La megadiscarica di Valanghe d’Inverno continua così a raccogliere per un altro mese - in nome della perenne “emergenza” - montagne di rifiuti, anziché accelerare i processi di chiusura e bonifica previsti e sollecitati.

Da aprile, si vedrà. Con buona pace di denunce, proteste, inchieste, progetti e decreti. E la Sicula Trasporti a Catania dal canto suo appare “caricata” in modo abnorme. Nell’ordinanza, si dispone alla Oikos SpA “ di mantenere la tritovagliatura pari a 1040 tonn/die, quantità da compensare secondo medie settimanali”. E si aggiunge che “restano salve le prescrizioni adottate dagli organi di controllo territorialmente competenti che impongono un’adeguata verifica degli standard di sicurezza minimi indicati nel verbale del 23 dicembre 2014 da parte dell’Agenzia ARPA ST di Catania e della Provincia regionale di Catania e di quelli indicati nella nota prot.133371 in pari data dell’Azienda ASP di Catania”. Viene anche precisato che “i rifiuti trattati come al punto precedente potranno essere conferiti in vasca dopo il processo di bio-stabilizzazione di cui all’art.1”. Tra Valanghe d’Inverno e Grotte San Giorgio, più di mezza Sicilia sta scaricando ora la spazzatura sul territorio provinciale di Catania. Un brutto tunnel di cui non si vede ancora la fine.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
05/03/2015

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