Tia ,commissario in arrivo

TIA Il 5 novembre è stato pubblicato da La Sicilia un articolo molto interessante sul ruolo dei consigli comunali "nell'affare" TIA (tariffa d'igiene ambientale).

La notizia principale è che sedici dei diciotto Comuni etnei ricadenti nell'ambito dell'Ato Simeto Ambiente Catania 3 subiranno il commissariamento ad acta dell'organo consiliare per poter procedere all'approvazione della tariffa 2008.
La parte più significativa dell'articolo segue la notizia del commissariamento e chiarisce quale diritto i consigli comunali hanno perso:

da lasicilia.it
".......il Consiglio non è chiamato a determinare l'importo della tariffa, che viene invece calcolato in base al costo del servizio che l'Ato deve affrontare su ogni singolo territorio comunale; l'assemblea comunale deve invece decidere in merito al rapporto percentuale di incidenza sulle utenze domestiche e non. In pratica, deve scegliere se far pagare di più alle utenze domestiche (abitazioni) o a quelle non domestiche (attività commerciali, artigianali, studi professionali, eccetera)."

Da ciò si intende, che il consiglio comunale non avrebbe avuto un potere diretto sull'entità delle tassa ma piuttosto avrebbe dovuto e potuto decidere se far pagare di più alle famiglie già tartassate da una tassazione "strettamente crescente" oppure assegnare un carico maggiore alle attività già in ginocchio per la crisi economica.
Alla luce di questa illuminazione ci chiediamo come mai 16 consigli comunali su 18 hanno volontariamente deciso di non ottemperare ai propri doveri istituzionali. E l'interrogativo si rafforza se si applica al consiglio di Misterbianco, composto da giovani brillanti, professionisti veterani e amici stimati.....


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