La gestione torni ai Comuni, documento votato all’unanimità

Simeto Ambienteda lasicilia.it
«Situazione grave di emergenza totale
l’ennesima emergenza, mancanza di risultati,
obiettivi falliti dall’Ato nel corso
degli anni, costi esosi, rapporto negativo
tra costo e beneficio, necessità di dare risposte
concrete ai cittadini»
.
Questi gli
argomenti toccati
nel corso dell’incontro
che si è
svolto nell’aula
consiliare del Comune
di Adrano a
cui hanno partecipato
i presidenti
dei Consigli dei 18
Comuni dell’Ato 3
Simeto Ambiente
.
All’ordine del giorno
l’iter storico
della gestione dei
rifiuti da parte della
società d’ambito,
dalla nascita
della prima normativa
dei rifiuti
all’approvazione della tariffa del 2010.

Alla lunga riunione, iniziata intorno le
19 di ieri sera e protrattasi, dopo i diversi
interventi, fin oltre le 22; mancavano
solo i rappresentanti dei Comuni di Camporotondo,
S. Pietro Clarenza e S. Agata Li
Battiati. Dei Comuni che hanno già approvato
la tariffa erano presenti solo i
presidenti dei consigli di Belpasso e Nicolosi,
che hanno motivato la posizione
presa dai loro Consigli, confermando la
fiducia al progetto Garozzo.
L’incontro si è concluso con la votazione
unanime di un documento che parla
di denuncia della gestione fallimentare
della società d’ambito e di inattività dell’Assemblea
regionale che, secondo gli
intervenuti, fino ad oggi non ha saputo
risolvere il problema in maniera definitiva
e adeguata. «Quello che chiediamo -
ha spiegato il presidente del Consiglio di
Adrano, Giuseppe Brio, coordinatore dell’incontro
prima di procedere alla votazione
- è un maggiore dialogo tra i sindaci
e i loro rispettivi Consigli. Bisognerebbe
inoltre coinvolgere anche le organizzazioni
di categoria e della società civile».

Obiettivo del documento e dell’incontro
è stato dunque quello di chiedere
che la "gestione dei rifiuti torni ai Comuni,
magari organizzati in piccoli consorzi
di due o tre enti con realtà vicine e simili".
Si è auspicato dunque il conseguente
scioglimento degli Ato e un tempestivo
intervento dell’Ars per regolare
dal punto di vista legislativo la gestione
del servizio e dell’Ato. Nel corso dell’incontro
è emersa anche la volontà di costituire
un coordinamento dei presidenti
dei Consigli, che per il raggiungimento
dell’obiettivo hanno annunciato forti
azioni di protesta.

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

tags: