NO! Alle proposte di leggi di discriminazione razziale

CGIL CataniaMartedì 12 maggio dalle ore 18.00, sit-in di protesta democratica davanti la Prefettura. Si invitiano i cittadini democratici ed antifascisti a partecipare prima che sia troppo tardi

Grande allarme civile e democratico suscitano i contenuti del decreto legge governativo inseriti nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”, posti al voto in Parlamento, con il vincolo della fiducia, per giorno 13 maggio.

Dopo avere cercato di inserire e valorizzare il concetto della spia “legale” nel ricovero ospedaliero e nella frequentazione scolastica dei migranti cosiddetti “clandestini”, poi eliminato, a seguito dell’ampio dissenso manifestato dai cittadini italiani, ora con grande spregiudicatezza la maggioranza di destra ritorna all’attacco dei diritti civili di tutti – valori fondanti della nostra democrazia e della Costituzione -, colpendo in particolare i diritti fondamentale dei cittadini migranti che, per sfuggire alla fame, alla morte, alla guerra, e alla disperazione, cercano una vita migliore in Italia e in Europa.

In aggiunta alle numerose restrizioni già in atto in tanti comuni italiani sul diritto all’esistenza dei migranti che cercano asilo ed accoglienza, in maniera vessatoria, discriminatoria e razzista, vengono reintrodotte: le ronde, il reato di clandestinità, il divieto di matrimonio per mancanza del permesso di soggiorno, il divieto di iscrizione all’anagrafe dei bimbi di genitori privi del permesso, forti restrizioni sui ricongiungimenti familiari,la permanenza fino a 6 mesi dei cittadini migranti, uomini, donne e bambini, appellati “clandestini”, in strutture di fatto carcerarie, dove vigono tottali limitazioni imposte alla libertà personale.

C’è di fatto il grande rischio che ritornino, con altre finalità, le leggi di discriminazioni razziali sugli esseri umani in auge durante il fascismo!

La memoria è viva e i diritti civili di libertà, dignità umana, solidarietà, lavoro, salute, istruzione, conquistati con la Liberazione, non si cancellano.

Esprimiamo la mostra totale contrarietà ai “rimpatri” forzati operati in questi giorni. Sono illegali, condannati dall’ONU. Si viola il diritto di asilo

Così recita l’art. 10 della Costituzione: “ lo straniero al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”.

Esprimiamo la mostra totale contrarietà ai “rimpatri” forzati operati in questi giorni. Sono illegali, condannati dall’ONU. Si viola il diritto di asilo.

All’iniziativa indetta dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dalla CGIL hanno aderito ad ora:

Arci, Azadì, Catania Possibile, Cittàinsieme, Città Felice, Com. Partecipazione e Democrazia,

Gapa, Gas Tapallara, Itaca, Laboratorio Pasolini, Open Mind Glbt, Rete Antirazzista .

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