da corrieredelsud.it
L’on. Giuseppe Arena, deputato regionale del Movimento per le Autonomie, ha presentato all’Assemblea Regionale Siciliana una interpellanza al presidente della Regione e all’Assessore regionale all’economia per chiedere di revocare il provvedimento di chiusura dello sportello Serit Sicilia s.p.a. di Misterbianco (CT).
“La paventata chiusura dello sportello Serit s.p.a. di Misterbianco cosi’ come quella degli altri grandi centri della provincia di Catania, rappresenta un danno gravissimo per la popolazione residente, ancora una volta vittima di scelte lontane dalle reali esigenze del territorio siciliano”, spiega Arena.
“Auspico quindi un immediato ripensamento da parte della Serit nell’esclusivo interesse della collettivita’, del dinamico polo commerciale ed imprenditoriale del comprensorio di Misterbianco e del sistema produttivo locale, penalizzati oltremisura dalla cervellotica quanto insensata scelta”.
“E’ trapelata - si legge nell’interpellanza - l’allarmante notizia di ridimensionamenti delle attuali strutture impiegate nel servizio di riscossione in Sicilia, che interesserebbero anche lo sportello della Serit Sicilia s.p.a. operante a Misterbianco, del quale sarebbe prevista la chiusura a far data dall’1 luglio prossimo.
“Una discutibile iniziativa, messa in atto dalla Serit Sicilia s.p.a., non sembra rispondere a ponderati criteri di economicità, tenuto conto del volume di contribuenti che si avvalgono attualmente dello sportello di Misterbianco, quantificabile in una popolazione che conta oltre 50.000 abitanti, cui si aggiunge un altrettanto elevato numero di insediamenti commerciali, che fanno dell’intera zona un territorio che non può certamente essere privato di un servizio così importante, costringendo l’utenza ai disagi di un pendolarismo forzato e determinando il conseguente sovraffollamento degli Uffici di Catania”.
“In questo clima di imminente chiusura, non è chiara, tra l’altro, la sorte del contingente di giovani assunti dalla Montepaschi Serit s.p.a. con contratto di formazione e lavoro – costo sostenuto dall’Amministrazione regionale – che avrebbero dovuto infoltire le fila degli Ufficiali della riscossione, garantendo il potenziamento di un servizio tanto delicato ed indispensabile alle casse regionali. Il loro rapporto di lavoro, infatti, non ha subito alcuna trasformazione a tempo indeterminato, così come precedentemente assicurato, vanificando le legittime aspettative di stabilizzazione”.
Arena chiede dunque “se, alla luce delle legittime aspettative vantate dai citati contrattisti, il presidente Lombardo e l’assessore Venturi non ritengano necessario intervenire, nella qualità di socio di maggioranza delle Società che gestiscono il servizio di riscossione in Sicilia, per dirimere la controversie in atto o potenziali sorte in proposito, provvedendo alla trasformazione dei rispettivi contratti a tempo indeterminato”.