da lasicilia.it
Nulla di fatto per gli operatori ecologici
del consorzio Simco. La parte restante
dello stipendio, la cui erogazione
da parte della società Simeto-Ambiente
era attesa per ieri, non è arrivata.
Un problema tecnico-burocratico
ha bloccato l’erogazione degli assegni
circolari che, come sottolineano da
Simeto Ambiente, verranno versati
domani. In totale per i 495 lavoratori
saranno disponibili circa mille euro
(pari alla somma dello stipendio e
dello straordinario).
Intanto precipita la situazione in
molti dei 18 comuni di Simeto-Ambiente,
dove è già emergenza igienico-
sanitaria. Tremestieri Etneo, Gravina.
San Giovanni La Punta, per spostarsi
fino ad Adrano e Belpasso, soffrono
per la presenza di cumuli e cumuli
di rifiuti che, ormai hanno invaso
ogni angolo di strada e piazza.
Poche le isole felici, dove gli operatori,
stanchi di protestare senza ottenere
risposte, hanno preferito continuare
a lavorare regolarmente. Tra
queste c’è Paternò, comune numericamente
più importante, insieme a
Misterbianco, dei diciotto di Simeto-
Ambiente. Nonostante, nei mesi scorsi,
Paternò sia stata tra le prime città
a organizzare manifestazioni di protesta,
anche eclatanti, gli operatori
ecologici dipendenti dalla ditta Gesenu,
hanno, al momento, gettato la
spugna.
La situazione, comunque, resta ingestibile,
al limite del paradosso. I
primi a soffrire sono sempre loro, gli
ultimi anelli della catena: lavoratori e
contribuenti. I primi costretti ogni
mese a sudare sette camicie prima di
avere il sacrosanto diritto di ricevere
lo stipendio; i secondi, per i quali c’è
anche la beffa, ritrovatisi con l’immondizia
sotto casa, ad ammorbare
l’aria, mentre tengono in mano la bolletta,
super-salata, della Tia 2008.
E anche oggi la protesta degli operatori
continua, con nuove assemblee
sindacali. In questo frangente,
gli occhi tornano a puntarsi sull’attività
della Regione Siciliana, da dove si
annuncia come il decreto di legge
sarà trattato dopo l’approvazione del
bilancio e della finanziaria.
Alla Regione si chiede di far presto,
con la preoccupazione che la situazione
possa davvero sfuggire di mano
nei prossimi mesi. «Non condividiamo
il testo uscito dalla Commissione
Nuove sulle norme in materia di gestione
integrata dei rifiuti. Abbiamo
votato contro gli emendamenti che
hanno stravolto il senso del testo presentato
da Lombardo e Sorbello. In
quell’occasione, abbiamo dunque difeso
il governo».
A parlare è il capogruppo del Pdl,
Innocenzo Leontini, che sottolinea
come «sarà l’aula, poi, a decidere e in
quella sede noi dibatteremo perché
ne esca una legge diversa e più efficace
per rispondere ai problematiche
dell’Isola sull’argomento. In ogni caso
- l’emergenza, non si risolve con una
legge ma con interventi immediati."
«Sulla problematica rifiuti - dichiara
il deputato regionale, Nino D’Asero
- dobbiamo individuare due momenti.
Il primo è quello dell’emergenza
sulla quale intervenire dando
attuazione all’art. 4 della legge regionale
21 del 2008 che prevede anticipazioni
tramite un fondo di rotazione
per gli enti locali. Fondo che non peserà
sulle casse regionali poiché è da
restituire una volta che si proceda alle
riscossioni. Superata l’emergenza,:
bisogna dare corso immediatamente
alla definizione di una legge che pensi
a un assetto razionale e continuo».