Già due volte negli ultimi anni in Consiglio comunale si è celebrata la lotta alla mafia. E di recente, l’amministrazione comunale aveva fortemente voluto la realizzazione di un “murale della legalità” proprio davanti alla sede del Municipio. Ora, recependo prontamente una proposta di alcuni cittadini, il Comune ha organizzato la propria “Marcia della legalità” - in occasione della giornata nazionale ad essa dedicata – radunandosi nella “storica” piazza Dante (che ricorda con una stele l’ingiusto e barbaro martirio del ventenne Giuseppe Torre per mano mafiosa nel 1992) e dirigendosi fino alla villa comunale e al Poggio Croce (anch’esso “storico”) caro ai misterbianchesi e recentemente oggetto di una deturpazione vandalica.
Nonostante i tempi ristretti dell’organizzazione, erano circa 400, col sindaco e l’intera Giunta, consiglieri comunali, carabinieri e Polizia municipale, le varie forze politiche, quasi tutti i gruppi e associazioni del territorio, rappresentanti di scuole e magistratura, semplici cittadini. Un momento di unione e solidarietà oltre ogni differenza, per riaffermare assieme i valori della legalità e della memoria, contro tutte le “mafie” e barbarie, violenze e vandalismi. Una legalità da costruire fin dalle piccole cose, ogni giorno, facendo ciascuno il proprio dovere.
E si è voluto dare un segnale forte e univoco contro ogni degrado della città e della società, riappropriandosi di un luogo pubblico così caro come il Poggio Croce, da recuperare e salvaguardare come patrimonio della comunità. Anche Misterbianco ha voluto dunque lanciare il proprio messaggio alle giovani generazioni. La folla impegnata e commossa nel proprio breve corteo silenzioso, per poi soffermarsi su quel Poggio e riflettere sulle letture a turno di significativi brani, è anch’essa un piccolo “seme” per una nuova società da costruire. La Misterbianco che piace.
La Sicilia
24/05/2018