Dopo quello che è successo nel Comune di Misterbianco con l’incredibile storia del ‘caso Humanitas’ – con tutti i risvolti oggetto di indagini – abbiamo deciso di osservare da vicino lo ‘stile’ amministrativo di questo centro del Catanese. Dobbiamo dire che di cose interessanti ne stiamo scoprendo parecchie. Ecco a voi l’ultima storia.
Cominciando con una premessa: e cioè il ‘fascino’ di certi atti amministrativi che riscontriamo in questo Comune. Dove la ‘legalità’, a quanto pare, è al primo posto. Ci colpisce, in particolare, la puntuale applicazione alla lettera della Legge da parte dei dirigenti di settore.
Qualche settimana, per esempio, ci siamo imbattuti sull’acquisto di numerosi, per carità tutti indispensabili e necessari, paletti dissuasori da parte del dirigente dell’ottavo settore, ing. Vincenzo Orlando.
Apriti cielo! La nostra celia non è stata molto apprezzata. Richiesta di rettifica che tutto era stato fatto a norma di legge e noi a replicare e contro replicare che non discutevamo la legittimità, ma non condividevamo il merito del provvedimento. Tutto chiarito, per fortuna.
Questa volta ci occuperemo della fornitura di vestiario di lavoro di cui al provvedimento n. 2841 del 31 dicembre 2012 emesso dalla dirigente del sesto settore, dottoressa Anna Maria Galatà.
Leggiamo, sintetizzando, che bisogna provvedere a rifornire di vestiario di lavoro regolamentare i cinque (5) addetti delle strutture sportive del Comune e pertanto si devono acquistare: 20 pantaloni, 20 camicie, 10 gilet da lavoro multi tasche, 20 felpe uomo, 30 polo uomo, 5 non abbiamo capito bene cosa. Uno ciascuno? Come mai? E ancora: giubbino imbottito con maniche staccabili, 10 impermeabili pesanti con cappuccio e 80 logo con ricamo “Comune” da applicare, presumibilmente, per le 20 camicie, i 10 gilet, le 20 felpe e le 30 polo.
La spesa complessiva di 2.997, 25 euro, come leggiamo dall’allegato preventivo, viene impegnata a favore della ditta Orlando Forniture, via Dusmet, 21 95045 Misterbianco, P. I. 04922230877 C. F. RLNPLA80A17C351G.
Siamo giunti alla fine della nostra disamina per chiedere alla dirigente del sesto settore dottoressa Anna Maria Galatà:
1) per quale motivo ai 5 addetti alle strutture sportive del Comune sono stati assegnati un numero di capi per ciascuno articolo tanto numerosi?
2) ci accorgiamo, poi, che la “Orlando Forniture”, affidataria diretta, è, dal codice fiscale, una ditta individuale il cui titolare è Orlando Paolo, nato a Catania il 17 gennaio del 1980.
3) notiamo una fastidiosa omonimia, visto che nel Consiglio comunale di Misterbianco siede un certo Paolo Orlando, anche lui – sembra incredibile! - nato a Catania il 17 gennaio del 1980 eletto con 176 voti nella lista “Movimento volontari Misterbianco”.
E’ evidente che si deve trattare di due persone diverse, altrimenti la dirigente del Comune e il Sindaco di Misterbianco non ci farebbero una bella figura. A parte, naturalmente, i risvolti che la vicenda potrebbe assumere.
4) Noi siamo convinti che il consigliere comunale Orlando non abbia nulla a che spartire con il titolare della Orlando Forniture. Perché questo sarebbe un fatto grave che inguaierebbe sia la dirigente, sia l’Amministrazione comunale.
Siamo più che certi che il Sindaco e la dirigente certificheranno che si tratta di una semplice omonimia.
Dimenticavamo: ma le opposizioni che dicono di tutti questi ‘bordelli’ del Comune di Misterbianco? Non pervenute…
linksicilia.it
17/11/2013