Marito violento, la Corte d'appello conferma i due anni di reclusione

arrestoPer un 59enne di Misterbianco, che per anni avrebbe maltrattato e umiliato la moglie, la Corte d'Appello di Catania ha confermato la condanna a due anni di reclusione che gli era stata inflitta dal Gup con rito abbreviato. Nessuna sospensione della pena: l'uomo è ai domiciliari.

Già in primo grado era emerso che «l'uomo teneva abitualmente e con frequenza comportamenti violenti contro la moglie, sia verbali che fisici, picchiandola, denigrandola, minacciandola e creando un clima di paura. In particolare, in un episodio dell'agosto 2013, l'uomo ha picchiato la donna con calci e pugni, lanciando all'indirizzo della stessa dei coltelli».

Ad affiancare la vittima, il centro antiviolenza Calipso, a cui la donna, dopo anni di sopportazione silenziosa, si era alla fine rivolta.
L'avv. Pilar Castiglia, presidente del centro, che ha condotto l'assistenza legale, non nasconde la soddisfazione: «Il sistema ha funzionato alla perfezione. Circa un anno fa, la vittima, disperata, si è rivolta a noi e già abbiamo una condanna in Appello. Questo significa che si deve denunciare e che si deve avere fiducia nella giustizia».

L'assistenza del centro Calipso è stata globale. Per la vittima si sono mosse le psicologhe Sonya Terranova, Laura Mirona e Maria Teresa Furnari, la pedagogista Barbara Pulvirenti, la criminologa LauralenaIacieri, la pedagogista clinicaTeresa D'Agate, oltre a Silvia Musarra e Concetta Petralia.

Vittorio Fiorenza
La Sicilia
11/11/2014

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