Madonna Ammalati, festa e ricordo

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Con la celebrazione di ieri mattina
della Messa per gli ammalati nel
piccolo santuario, hanno preso il via
gli annuali festeggiamenti in onore
della Madonna degli Ammalati. Una
festa religiosa, ma anche storica, che
ricorda l’eruzione dell’Etna che distrusse
il Comune nel 1669, lasciando
intatta una piccola cappella privata
al cui interno si trova un trecentesco
affresco con l’immagine della
Vergine.
Un appuntamento annuale in
quei luoghi oggi divenuti di villeggiatura,
dove si intreccia la storia di
una comunità con la fede verso la
Vergine, oltre al legame della popolazione
con la campana della chiesetta,
anch’essa scampata alla furia
distruttrice dell’Etna e rifusa nell’Ottocento.
Proprio questa sera sarà
trasferita nella chiesa di S. Nicolò e
nella notte di domani raggiungerà in
processione il santuario.

La mattina del sabato è previsto il
pellegrinaggio dal centro storico al
santuario, dove al suo arrivo sarà
celebrata la Messa. Nella stessa mattinata,
dopo la prova di domani sera
in piazza della Repubblica, nel piano
antistante il santuario sarà innalzato
l’inno di lode alla Vergine, che i
misterbianchesi amano chiamare
«‘a cantata».
Domenica, infine, è fissata l’asta
devozionale e la ripetizione dell’inno
alla Vergine.

La festa si concluderà lunedì con
in mattinata il rientro della campana
dal santuario alla chiesa del Carmine,
dopo aver attraversato le antiche
contrade S. Margherita e Serra.
Nella stessa mattinata, in chiesa
madre, sarà celebrata la Messa con
la partecipazione di tutte le coppie
che festeggiano il 50° anniversario
di matrimonio e, nel pomeriggio,
sarà portato in processione, per le
vie del centro urbano, il quadro raffigurante
l’affresco che si trova nel
santuario, donato negli anni Trenta
dai militari reduci dalla campagna
d’Africa.

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