Le proposte dei sindaci

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Nell'attesa che si possa trovare il bandolo di una matassa sempre più ingarbugliata, nuovo incontro ieri sera in Prefettura, a Catania, per quello che ormai appare come il «caso Simeto-Ambiente». L'argomento all'ordine del giorno è stato l'istanza di pignoramento avanzata dal Credito Siciliano nei confronti proprio di Simeto-Ambiente. Si potrebbe dire molto rumore per nulla, visto che la somma non è da capogiro. In totale, si tratta di circa 800 mila euro (visto che un milione e duecentomila sono già stati incassati) che il Credito Siciliano potrebbe recuperare già con la riscossione dal pagamento della Tia degli otto Comuni sui diciotto di Simeto-Ambiente, che le sono affidati.

All'incontro di ieri sera era atteso anche il Credito Siciliano, risultato il grande assente, con il risultato che non si è potuta chiarire la vicenda. Ai sindaci non è rimasto far altro che stilare un documento con delle proposte per il Credito Siciliano, che già oggi il presidente di Simeto-Ambiente, Andrea Castelli, sottoporrà all'istituto di credito.
In verità, si ha l'impressione che le paure siano altre. Simeto-Ambiente, è noto, non naviga certo in buone acque. Il timore delle aziende è che si possa arrivare al fallimento, con il risultato di perdere tutte le somme non ancora riscosse (solo per il Consorzio Simco siamo a 23 milioni di euro).
L'unica ancora di salvataggio sembra rappresentata dalla richiesta dello stato d'emergenza da avanzare al governo nazionale per mettere una pezza alla enorme falla.
E intanto si guarda già al prossimo 16 febbraio, giorno fissato per un nuovo sciopero dai sindacati, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di gennaio degli operatori ecologici. In vista di ciò venerdì, all'Ufficio provinciale dell'ispettorato del lavoro, incontro con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

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