Le colate raccontate a Misterbianco

Stabilimento di MonacoSi apre il sipario per la lunga serie di iniziative durante questo 2019, anno in cui ricade il 350esimo anniversario della colata storica più importante, quella del 1669. Da marzo a luglio, partita da Nicolosi, la colata arrivò a Catania, cambiando per sempre la fisionomia della città, e unendo infine il Castello Ursino alla terraferma. Ma prima, l’eruzione distrusse Nicolosi, quindi Belpasso, Mompilieri, Mascalucia, Camporotondo, San Giovanni Galermo, San Pietro Clarenza e Misterbianco.

Proprio da Misterbianco parte, infatti, il primo appuntamento con “Le Colate Raccontate: 1669, l’eruzione che ha cambiato il nostro territorio”, un esperimento scientifico-letterario che va in scena ormai da circa due anni, i cui protagonisti sono Stefano Branca (vulcanologo INGV Osservatorio Etneo), Sergio Mangiameli (scrittore), Aldo Leontini (interprete) e Gaetano Perricone (giornalista presentatore). Alla conferenza storico-vulcanologica di Branca, che passerà in rassegna con foto e immagini, i luoghi e i tempi più rappresentativi della colata, si alterneranno i racconti di Mangiameli, letti da Leontini, ambientati nel tempo e nei luoghi della colata lavica. Peraltro, i racconti fanno parte della rubrica.

Sede scelta de “Le Colate Raccontate” è lo Stabilimento Monaco, un opificio dei primi anni del Novecento, che l’amministrazione di Misterbianco ha rilevato e trasformato in centro polifunzionale. Il dott. Antonio Gulino, presidente del Rotary Club Misterbianco, che ha fortemente voluto questa iniziativa, ci spiega il motivo della scelta precisa del luogo. “Lo stabilimento di Francesco Monaco e Figli – racconta – sorgeva vicino alla stazione della Circumetnea. Il fabbricato misurava circa 125 metri di profondità con 60 di prospetto e si elevava con i suoi quattro piani per quasi 18 metri. Vi si svolgevano numerose attività: pastificio, distilleria e mulino. Vi arrivarono a lavorare fino a 200 persone. Nel 1900 i Monaco cominciarono la produzione dei cognac. Si racconta che le loro cantine potessero contenerne costantemente una riserva di oltre 2000 ettolitri. La fama dello stabilimento era tale che, nel 1901, perfino il ministro Giovanni Giolitti volle venire a Misterbianco per visitare lo stabilimento. Nel 1919, grazie ai Monaco si ebbe la prima illuminazione elettrica; fin dal 1866, infatti, le strade del centro storico erano illuminate con fanali e lampioni a olio. Lo stabilimento contava anche attività di riparazione e manutenzione, con una falegnameria, un reparto per confezionare i sacchi, una fucina, un’officina meccanica, dotata di macchinari per l’epoca modernissimi; un grande pozzo per la necessità di acqua. Lo Stabilimento Monaco con le sue modernità era un’industria all’avanguardia che eccelleva nella capacità organizzativa, nella produzione e nell’esportazione, ma la sera del 20 aprile 1922 un devastante incendio distrusse tutto, lasciando solo le mura esterne, qualche locale e l’alta ciminiera. Oggi l’edificio trasformato in un grande Centro Culturale Polivalente, con una vasta area espositiva, aule didattiche e laboratori, recupera le tradizioni e la stessa identità del paese”.

Nella stessa serata, seguirà il concerto di musica classica di “Artis et Musicae Trio”, con le giovani promesse Priscilla Pia Papa (soprano), M. Aurelio Scavo (pianoforte) e M. Salvatore Bonsignore (tromba). Ci sarà anche il lato di solidarietà, con la raccolta fondi a favore  dell’IBISCUS (lega per la ricerca ed il trattamento dei tumori infantili). La serata ha il patrocinio del Comune di Misterbianco, e interverranno, oltre alle autorità rotariane, l’assessore alla cultura, dott. Federico Lupo, il presidente IBISCUS, dott. Daniele Mannino, e il presidente di Paidos, dott. Alberto Fischer.

Quando e dove: sabato 16 febbraio 2019 ore 20.00 presso lo Stabilimento ex Monaco Via Archimede – Misterbianco.

etnalife.it

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