La Metropolitana avanza: entro tre anni a Misterbianco

MetroAbbattuto dalla “talpa” l’ultimo diaframma tra Monte Po e Fontana, si procede spediti. Ed entro tre anni, da Monte Po la metropolitana di Catania arriverà a Misterbianco. Già entro la fine di quest’anno, infatti, secondo i “vertici” della Ferrovia Circumetnea dovrebbe partire il bando per l’affidamento dei lavori, per l’avvio del 2° lotto della tratta Nesima-Misterbianco Centro, che va appunto da Monte Po a Misterbianco (2,2 km).

Risulta totalmente coperto il costo complessivo di 124 milioni di euro, previsto per l’intero intervento: già finanziato per 80 milioni420mila dal Programma Operativo Regionale (Por) Fesr 2007-2013 e per 40 milioni dal Piano operativo MIT di attuazione della Programmazione Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) 2014-2020; e il 31 ottobre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.255 la delibera del 10 luglio con cui il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha provveduto al finanziamento statale dei residui 3milioni 580mila.

Stabilita anche la localizzazione delle due stazioni della tratta Monte Po-Misterbianco: quella di “Misterbianco zona commerciale” in Corso Carlo Marx, nei pressi dell’attuale cantiere sito in prossimità della “Torre Tabita”; quella di “Misterbianco centro” collocata invece in corrispondenza all’incrocio tra via Garibaldi e via Giacomo Matteotti, con quattro ingressi: uno in Piazza Dante, uno in via Antonio Gramsci e due in via Matteotti. A Misterbianco ci sono ovviamente attesa ed entusiasmo, per le notevoli potenzialità di collegamento e sviluppo che si prospettano.

Entro il 2020, quindi la Metropolitana dovrebbe raggiungere Misterbianco centro, con 12,7 km complessivi in esercizio da Piazza Stesicoro, attraverso 15 stazioni. Un primo passo verso la programmata estensione successiva fino a 30 km per raggiungere Paternò zona Ardizzone nel 2024, e da lì lungo la linea fino all’Aeroporto di Fontanarossa. Sta per attivarsi la progettazione preliminare della tratta da Misterbianco a Paternò (11 km e mezzo), da realizzarsi in parte in galleria e parte in superficie. E la stessa impresa attualmente assegnataria sta lavorando alla realizzazione di un nuovo tunnel da Stesicoro a Palestro, prima tappa verso la tratta per l’Aeroporto per la quale si aspettano i finanziamenti per l’appalto dell’opera da realizzarsi entro il 2024.

Nel frattempo, già entro l’estate del 2018 dovrebbe entrare in esercizio la tratta da Nesima a Monte Po con la stazione intermedia Fontana raggiunta dalla “talpa” della Cmc giovedì, agevolando non poco tantissimi cittadini e automobilisti (anche provenienti da Misterbianco e Paternò) aggiungendo un altro parcheggio a quello attuale della stazione di Nesima.

Dunque nel giro dei prossimi sette anni, politica e burocrazia permettendo, una svolta “epocale” è in programma nella mobilità catanese e siciliana. Una mobilità moderna e “sostenibile” che dovrebbe notevolmente ridurre tempi, costi, traffico, stress e inquinamento atmosferico da Paternò a Catania e Aeroporto. E se funzioneranno procedure, finanziamenti e sinergie operative, sarà una rara “scommessa” vinta nel mortificante panorama delle opere e infrastrutture in Sicilia.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
11/11/2017

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