La discarica: dovrebbe unire, invece torna a dividere in Consiglio comunale

Consiglio ComunaleE’ finita male la seconda serata del Consiglio comunale di Misterbianco, convocato su richiesta delle opposizioni per la “comunicazione dei dati dell’Arpa” sull’inquinamento dell’aria. Dati allarmanti che erano stati oggetto di una conferenza stampa con i dirigenti dell’Arpa di Catania, poi trasmessi alle Istituzioni competenti ed allegati all’ultima denuncia del sindaco, ma consegnati solo ora ai consiglieri comunali.

Le premesse sembravano positive. Il gruppo “Misterbianco futura” per le opposizioni dichiarava: «La battaglia sulle discariche ci accomuna tutti, senza primogeniture, ed occorre ricercare la reciproca collaborazione di tutti, Consiglio e Comitati compresi. Vogliamo accedere ai dati e capire, pronti a qualsiasi iniziativa civica non di parte».

Ma un tema che dovrebbe unire ha nuovamente diviso. La “frattura” è esplosa ben presto, dopo l’intervento del sindaco Di Guardo, che - nel dirsi “felice” dell’eventuale disponibilità del Consiglio - ha definito quella sulla discarica una battaglia “strategica e prioritaria” della sua amministrazione, «la battaglia della vita», a maggior ragione dopo le risultanze scientifiche delle rilevazioni compiute a luglio dall’Agenzia Arpa; ma non ha inteso curare la descrizione dei dati tecnici emersi, sottolineando invece gli aspetti sociali, legali e politici di una situazione annosa che continua a mortificare l’ambiente e la salute di una comunità ed un territorio divenuto «la pattumiera della Sicilia».

E’ bastata qualche interruzione (con scambi polemici e toni accesi) a compromettere la serata, facendo riesplodere la “rottura” consumatasi due anni prima su un Consiglio comunale estivo convocato proprio per un ordine del giorno sulla discarica e andato deserto. Il sindaco, esaurito il proprio intervento, ha lasciato l’aula; e le opposizioni, che chiedevano l’illustrazione dei dati possibilmente ad opera di tecnici qualificati, hanno subito stigmatizzato come «mancanza di rispetto» il suo allontanamento.

E’ così fallito il dialogo con la possibilità di un’azione comune e sinergica contro le discariche. Ed è stato rispolverato anche quel “Progetto Repoci” sull’incidenza dei tumori a Misterbianco – con rilevazioni dal 2003 al 2008 – cui non è stato dato seguito dalle amministrazioni susseguitesi al governo di una città che di altri “veleni” non avrebbe proprio bisogno.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
08/09/2016

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