L’Ato presenta il conto, i Comuni protestano

Simeto Ambienteda lasicilia.it
I presidenti del consiglio comunale di
dieci, dei diciotto Comuni "soci" della
Simeto Ambiente, hanno partecipato,
ieri sera, nella sala consiliare del Comune
di Gravina, ad una riunione relativa
alla Tariffa di Igiene Ambientale (Tia).
L’incontro fa seguito al malcontento dei
cittadini che si vedono recapitare, da alcuni
mesi, bollette con nuovi importi
aumentati perché riconteggiati su nuovi
parametri. All’incontro, organizzato
dall’Ato Simeto Ambiente per sottoporre
una bozza di nuovo regolamento sulla
Tia, che prevede un possibile aumento
della tariffa, hanno preso parte i presidenti
di Consiglio dei Comuni di Camporotondo,
Nicolosi, Motta Sant’Anastasia,
San Pietro Clarenza, Paternò, Gravina,
San Giovanni La Punta, San Gregorio,
Adrano e Pedara.

La riunione è stata caratterizzata da
un notevole malcontento dei presidenti
perché, secondo loro, chiamati troppo
tardi a discutere una bozza di regolamento
considerando il fatto che entro il
28 ottobre i Comuni dovranno approvare
le nuove tariffe.

I presidenti sottoporranno, poi, ai propri
Consigli, la bozza di regolamento alla
quale potranno essere apportati degli
emendamenti. Insomma, ai presidenti, il
tempo a disposizione per fare le cose
per bene è sembrato molto poco. Per
due dei diciotto Comuni, inoltre, Mascalucia
e San Gregorio, vi sono altre adempimenti
da assolvere in quanto la convenzione
decennale con la Mosema (società
per la rimozione dei rifiuti solidi urbani
mascaluciese) è scaduta il 12 ottobre
scorso.

Intanto il Codacons ha diffidato 445
tra sindaci, assessori e consiglieri comunali
dei diciotto Comuni del Catanese "a
non procedere, così come richiesto dall’Ato,
all’aumento delle tariffe della Tia,
già dichiarate illegittime dal Tar di Catania".
Il segretario nazionale del Codacons,
Francesco Tanasi, con una nota ha
annunciato che, dal gennaio 2010, avrà
inizio un’azione collettiva per il risarcimento
del danno. "Non è possibile - ha
affermato Tanasi - scaricare sui cittadini
le inadempienze dell’Ato e gli sprechi".

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