L’amministratore unico incontra il commissario

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Sarà una gestione in doppio. Una coppia,
scelta proprio in questi giorni,
chiamata a portare Simeto-Ambiente
e i diciotto Comuni che gestisce fuori
dall’emergenza. Una missione che
qualcuno definisce impossibile, visto
l’enorme buco in
bilancio della società,
che ammonta
a oltre
cento milioni di
euro. Missione,
comunque, da affrontare
per risolvere,
dove e
come possibile,
la situazione.

I due nomi a
cui ci si è affidati
sono quelli di
Salvatore Garozzo,
da lunedì
scorso alla guida
di Simeto-Ambiente
come amministratore
unico, e Alberto Pulizzi,
nominato dalla Regione siciliana
commissario straordinario.
Al primo il compito di traghettare la
società fuori dall’emergenza, al secondo
il compito di gestire quest’emergenza
ma solo dal punto di vista
finanziario. Pulizzi, in pratica, gestirà
le somme del fondo di rotazione inviate
dalla Regione Siciliana per sopperire
al costo del servizio fino al
prossimo mese di settembre. A Pulizzi,
inoltre, spetterebbe il compito di
determinare il dissesto finanziario
dell’Ato Ct 3.

Oggi primo incontro ufficiale tra
Pulizzi e Garozzo, quest’ultimo già al
lavoro.
«Sto incontrando i dipendenti - afferma
l’amministratore unico - per
vedere insieme quali sono i punti di
massima criticità. Sto lavorando all’organizzazione
delle prossime tappe
da effettuare. Dobbiamo trovare un
momento di riequilibrio in questo periodo
che resta caldo. Incontrerò i sindaci
per capire se vogliono appoggiare
e sostenere la società. Idealmente
stiamo già lavorando sul futuro più
che sul passato - continua Garozzo -.
Dobbiamo trovare gli equilibri con
decisioni condivise. La società ha sicuramente
delle responsabilità ma l’interfaccia
è il Comune e i suoi utenti».
E al nuovo amministratore unico
rivolge un appello il Partito Democratico
di Paternò per voce del capogruppo,
Mauro Mangano: «Chiederemo
un incontro all’amministratore
unico per dare vita a strategie comuni.
In primis vogliamo che venga risolto
il problema delle bollette della Tia».

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